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PANCARO A FV, 3° POSTO? GIOCHI APERTI. PASQUAL IN NAZIONALE...

di Daniel Uccellieri

La lotta per la Champions fra Fiorentina e Milan continua. Ancora 90 minuti di calcio giocato e poi arriveranno i verdetti definitivi. I rossoneri, dopo il pareggio con la Roma, hanno solo 2 punti di vantaggio sulla Fiorentina, con i viola, che in caso di arrivo a pari punti, hanno a favore gli scontri diretti (vittoria a San Siro e pareggio al Franchi per la truppa di Montella). Il calendario è praticamente identico per entrambe, che andranno ad affrontare due club matematicamente retrocessi in serie B, Pescara e Siena. Una missione non facile della Fiorentina: servirebbe un clamoroso ribaltone, come quello del famoso 5 maggio 2002, quando l’Inter perse lo scudetto all’ultima venendo sconfitta inaspettatamente dalla Lazio. Per parlare della corsa Champions, la redazione di Firenzeviola.it ha contattato il doppio ex Giuseppe Pancaro, che era presente (seppur in panchina), nel famoso Lazio-Inter del 5 maggio 2002.

Ancora una giornata al termine del campionato, 2 punti separano la Fiorentina dal Milan. Chi è favorito per la Champions League?
“ Il Milan parte leggermente favorito. Ad una giornata dalla fine del campionato due punti di vantaggio sono un bel bottino. Sicuramente dobbiamo dare grande merito alle due squadre per questa bella lotta, soprattutto alla Fiorentina, che ha disputato un campionato straordinario. La lotta ancora non è chiusa, entrambe le squadre dovranno giocare per portare a casa i 3 punti”.

Alla Fiorentina servirebbe un clamoroso ribaltone, come quello del famoso 5 maggio 2002
“Non credo sia giusto parlare di ribaltoni. Le squadre italiane, soprattutto negli ultimi anni, giocano senza freni fino all’ultima giornata. Dove trovano le motivazioni giuste squadre già retrocesse come Pescara e Siena? Nella dignità, nel rispetto verso i propri tifosi e verso il campionato”.

Chiusura su Pasqual. Anche quest’anno ha disputato una straordinaria stagione, tuttavia la convocazione in nazionale non è arrivata. Quale è il suo pensiero?
“Manuel ha disputato un campionato fantastico. Quando ero in viola e Pasqual era una giovane promessa, si intravedevano le qualità del grande calciatore. Purtroppo si è perso per un paio di stagioni, ma negli ultimi 3 anni è tornato, fornendo sempre grandi prestazioni. Prandelli non lo convoca per una questione di età? Non credo sia questa la motivazione, un giocatore a 31 anni è nel pieno della sua maturità calcistica”.