PAOLILLO A FV, SOCIETÀ VIOLA IN RITARDO: ANNO DI TRANSIZIONE. L'INTER A FIRENZE VINCE SE...
Il momento in casa viola è quanto mai complicato ma anche in casa Inter, almeno nelle ultime 24 ore, le cose non stanno andando esattamente per il meglio: la Fiorentina è reduce da quattro ko consecutivi in campionato ed è alle prese con il rebus panchina per Montella (esonero o non esonero?) mentre per i nerazzurri le ferite per l'eliminazione in Champions League, uno degli obiettivi stagionali, sono ancora fresche. Per fare il punto della situazione in vista della sfida di domenica, Firenzeviola.it ha intervistato in esclusiva l'ex storico amministratore delegato dell'Inter Ernesto Paolillo.
Paolillo, immagino che oggi l'umore non sia dei migliori dopo il ko con il Barcellona...
"Ho vissuto l'eliminazione dell'Inter dalla Champions con grande dispiacere, in virtù della mia fede nerazzurra. Sono rimasto con l'amaro in bocca anche se credo che la qualificazione sia stata persa nel pareggio interno contro lo Slavia Praga: col Barcellona ci può stare di perdere".
Adesso arriva la gara con la Fiorentina e l'obiettivo è quello di restare al primo posto...
"Credo allo scudetto e la squadra è altamente competitiva per poter centrare questo obiettivo. Quello che però è mancato nelle ultime due partite è un numero di gol proporzionato alle occasioni che l'Inter ha avuto. Se a Firenze la squadra riuscirà ad essere più concreta riuscirà a vincere".
Che idea si è fatto invece della Fiorentina?
"E' una squadra in formazione: è nata tardi, il nuovo assetto societario è subentrato in ritardo per poter sostenere una campagna acquisti di livello e per affrontare con obiettivi importanti questo campionato. Ci vuole più tempo: questo per i viola è un anno di transizione e credo che la vera Fiorentina la vedremo dall'anno prossimo in poi. Quest'anno è sufficiente che il club inizi a lavorare sull'ossatura del futuro".
Come pensa che dovrebbe comportarsi la società verso Montella in questo periodo così difficile?
"Sono convinto che queste valutazioni debbano essere fatte dentro la società, non mi sento di dare consigli. Certo, esattamente come per la proprietà vale lo stesso principio anche per l'allenatore: la squadra è stata costruita in ritardo e anche all'allenatore deve essere dato il tempo sufficiente di lavorare".
Sarà il primo Fiorentina-Inter con due proprietà straniere: come valuta fino ad oggi la gestione Commisso?
"L'avvio è stato positivo, considerando che il presidente è arrivato tardi e di più non poteva fare. L'importante adesso è che la proprietà capisca ciò che serve per il futuro. L'investimento sul nuovo centro sportivo è chiaramente una mossa molto importante".