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PASQUAL A FV, VORREI CHIUDERE LA CARRIERA IN VIOLA. SU DAINELLI, MONTELLA E CHIESA...

di Luciana Magistrato

Manuel Pasqual ex capitano della Fiorentina, è a Coverciano in una nuova veste, per la prima volta da svincolato. FirenzeViola.it lo ha intervistato in esclusiva direttamente dal ritiro dei giocatori senza contratto organizzato dall'AIC.

Che cosa si aspetta dal suo futuro?
"La priorità era venire qua per mettersi in moto dopo le vacanze estive e riuscire ad allenarsi insieme ad altri calciatori professionisti nell'eventualità di ricevere poi una chiamata da qualcuno e potermi presentare decentemente. Il fatto che si possa combaciare allenamento e patentino è un'ottima opportunità".

Ha ricevuto qualche offerta in questo periodo?
"Sì, ce ne sono state sia all'interno del mondo del calcio che all'esterno dello stesso. La mia volontà però è quella di continuare a giocare ed è ovvio che la priorità delle squadre visto che il mercato è fermo è andare su giocatori giovani mentre su di me possono muoversi quelle società che cercano una certezza, una seconda linea per lasciar tranquilli i ragazzi che giocano".

Una chiamata dalla Fiorentina è arrivata?
"Non ufficialmente, ma ho incontrato Pradè a Firenze, abbiamo parlato della mia situazione però capisco benissimo che hanno tantissimi giocatori sotto contratto, quattro terzini sinistri non posso essere io la priorità. Un'eventuale chiamata da parte loro però sarebbe l'ideale per me per chiudere la mia carriera l'ultimo anno qua a Firenze, ma non la vivo con ansia".

Il suo ex compagno Dainelli è tornato in viola anche se non in veste da calciatore.
"Sono contento per Dario perché ha smesso ed ha trovato subito una soluzione anche se non so se voglia intraprendere la carriera da direttore sportivo. Gli auguro sicuramente il meglio per il rapporto che abbiamo. Lui è sempre stato un leader ed un punto di riferimento all'interno dello spogliatoio quando giocava. Una volta ebbi un diverbio con un allenatore da ragazzino e lui prese le mie difese svolgendo il ruolo da capitano quando poteva benissimo fregarsene. Ho letto che la società vuole fare un po' di rivoluzione e di cambiamenti e lui sicuramente può essere di aiuto ai più giovani perché conosce la piazza, conosce i fiorentini e tutte le persone che lavorano allìinterno. In seguito poi abbiamo condiviso degli anni bellissimi insieme".

Che impressione le ha fatto questa nuova proprietà?
"Senza dubbio positiva perché Firenze aveva bisogno di un cambio visto che la vecchia proprietà era ai ferri corti con la tifoseria. C'era bisogno di qualcuno che portasse un po' di quella esuberanza e lui c'è riuscito benissimo a giudicare dal calore che c'era alla sua presentazione. Adesso ci dovrà essere una piccola grande continuità perché poi i fatti sono altri, il mercato è fermo, ma trattenere Chiesa come lui stesso ha detto significa anche costruirgli intorno una squadra all'altezza".

La Fiorentina sembra che ricerchi l'esperienza: si era pensato a De Rossi, ora si parla di Llorente. Come mai queste scelte?
"Lo scorso anno le ultime partite sono andate male anche a causa del fatto che il gruppo era troppo giovane e con poca esperienza: vuole qualcuno che possa fare da padre ai ragazzini e trasmettere la tranquillità nei momenti critici. La reputo una scelta più che giusta".

Come giudica il reparto dei terzini della Fiorentina?
"Biraghi è un buon giocatore che ha fatto un grande miglioramento ed è addirittura arrivato nel giro della Nazionale. Hancko l'ho visto solo una volta contro la Juventus dove può aver pagato il fattore emotivo, ma a livello qualitativo mi hanno detto tutti che è un ottimo giocatore anche se spero in un buco per me (ride, ndr). Potrei dare quello che dà un po' Dario Dainelli, riuscendo a trascinare i ragazzi con l'entusiasmo e l'allenamento però da dentro il campo".

Come era il suo rapporto con Montella?
"Ricordo che è sempre stato buono anche se nell'ultima stagione in cui lui ha allenato la Fiorentina ho trovato poco spazio e c'è stata la possibilità di andar via, ma è sempre stato un rapporto sincero e schietto che ho sempre apprezzato nei miei allenatori".

Una sua opinione personale sul caso Chiesa?
"La parola fine su questo caso può darla solo il giocatore visto che il presidente si è già ampiamente schierato anche pubblicamente. Adesso deve essere allestita una squadra all'altezza altrimenti non si chiuderà mai la questione. Il fatto che il mercato sia completamente fermo non fa che alimentarla ulteriormente".