PAULO SOUSA a FV, Di Carmine che potenziale...
Tanti i personaggi che si muovo sulla costa versiliana in occasione del Torneo di Viareggio, con il Queen's Park Rangers in campo per la sfida d'apertura della 'Viareggio Cup' non è un caso quindi incrociare una vecchia conoscenza del calcio italiano: Paulo Sousa oggi allenatore proprio del club inglese e venuto a seguire di persona i propri baby calciatori: “Abbiamo fatto una buona partita, invertendo le caratteristiche delle nostre scuole calcistiche racconta a Firenzeviola.it; l'Inter aggressiva all'attacco noi pronti a ripartire in contropiede”. Per un infortunio non c'è Samuel Di Carmine, prestito viola al Qpr, possibile concessione vista l'età (classe '88) alla Primavera per il Torneo. Sousa lo osserva tutti i giorni e gli predice un grande futuro: “E' un giocatore di grande livello, dotato di un'ottima preparazione calcistica. Certo non è facile per lui ambientarsi nel calcio inglese, in quella Premier League in cui si gioca con grande intensità, ad un livello molto alto. Sono comunque convinto delle sue grosse potenzialità e credo abbia tutto per diventare un giocatore importante”. Attento osservatore del calcio italiano ed europeo, Paulo Sousa si è fatto un'idea molto chiara sulla corsa scudetto: “Vince sicuramente l'Inter, sono i più forti, non c'è competizione con le altre squadre” e sul collega portoghese Mourinho: “Non lo vedo cambiato, è sempre al suo livello, in pole-position come è sempre stato nelle sue avventure precedenti. E' stato un vincente, continuerà ad esserlo oggi come domani”. Portoghesi alla conquista dell'Italia, etichetta al momento non valida per Quaresma: “Spero che possa riprendersi – riprede Paulo Sousa – lo spero per lui, per la nazionale portoghese. Non è stato un fallimento personale, spesso influiscono tanti elementi nel rendimento all'interno di una squadra. Credo che in questo momento nel Chelsea avrà più opportunità rispetto all'Inter e senza Joe Cole infortunato per lui gli spazi saranno maggiori”. Una presidenza che viene dalla Formula Uno (Briatore-Ecclestone) comporta differenze per l'allenatore? “E' stato facile per me perché loro hanno una grande esperienza e possono aiutarmi a crescere su certi livelli; si sono sempre comportati bene lasciandomi come giusto che sia la massima libertà di decisione. Ci confrontiamo spesso perché anche attraverso la loro esperienza vogliamo costruire un progetto sano e continuativo che nel breve futuro ci porti nella massima serie con le carte in regola per restarci”.
Con un sorriso sicuro e i capelli lunghi che lo hanno sempre contraddistino durante le esperienze con le maglie di Inter, Juventus e Parma, Sousa tende la mano ad un prossimo sbarco in Italia da allenatore: “Con proposte di successo, buone, affidabili, verrei subito. Non ho dubbi che succederà, sono un vincente e l'Italia che tanto mi piace mi farebbe crescere ancora come allenatore dopo averlo fatto molto quando ero giocatore”.