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PECCI A FV, PRANDELLI? I MISTER NON FANNO GOL. OK BORJA REGISTA, MA SOLO PER ORA

di Niccolò Santi

Tra meno di ventiquattro ore la Fiorentina tornerà a calcare i campi di Serie A dopo le festività natalizie. La squadra di Cesare Prandelli ospiterà il Bologna, così FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva l'ex centrocampista viola e rossoblù, Eraldo Pecci.

Pecci, la vittoria contro la Juventus è una bella iniezione di fiducia, ma domani c'è il Bologna...
"Bisogna sempre stare attenti, perché un mese fa sembrava si fosse in mezzo all'acqua alta e, seppure adesso questa si sia abbassata, c'è sempre. Il Bologna è una di quelle squadre che puoi trovare nella domenica in cui va bene o in quella in cui non va, anche se penso che più in generale stiamo vivendo un campionato in cui giocando spesso e senza preparazione estiva nessuno ha trovato la chimica".

Nonostante i risultati iniziali, crede che Prandelli sia il tecnico giusto per ripartire?
"Io dico questo: al di là di Cesare, che ha una carriera che parla da sé, non ho mai visto un mister fare un gol. La differenza la fanno i giocatori e infatti i campionati li vincono sempre gli stessi club, pur cambiando allenatori".

Con Borja Valero regista pensa che sia stata trovata la quadra a centrocampo?
"In un momento di grande difficoltà c'era bisogno di avere qualche punto a cui appigliarsi. L'esperienza di Borja in quel ruolo è decennale e penso che abbia risposto bene. Se poi mi chiedete se possa essere improntato un lavoro futuro con lo spagnolo, non so: gli anni passano per tutti...".

Amrabat, adesso più libero di esprimere le sue qualità, che impressione le ha fatto?
"E' un giocatore che mi piace davvero tanto, porta la palla e non la perde mai. L'anno scorso ha fatto grandissimo campionato, mentre quest'anno ha salito un gradino e cambiato le ambizione. Per me ha le capacità per assolvere bene questo compito, vediamo se riuscirà a salire il prossimo gradino. Può diventare un centrocampista da grande club".

Tra Castrovilli e Bonaventura, chi merita maggiormente di essere titolare?
"La mia impressione è che Castro abbia grandi capacità, ma che nelle difficoltà sparisca un attimo. Cerca di strafare e non è la risposta giusta: bisogna saper fare bene le piccole cose, perché le grandi vengono da sole se davvero le si sanno fare. Comunque è giovane, quindi certe cose sono comprensibili. Per il resto direi che è positivo avere più scelte a disposizione. Bonaventura è un buon giocatore, Castrovilli il futuro".