PERINETTI A FV, I PROBLEMI DI ILICIC? CARATTERE E CONTINUITÀ
Josip Ilicic si è perso. Il centrocampista offensivo sloveno, nonostante la conferma ricevuta dal suo commissario tecnico per i prossimi impegni della sua nazionale, è sparito dai radar dei tifosi viola e, soprattutto, sembra anche da quelli dell'allenatore Paulo Sousa. Ilicic si è visto costantemente relegato in panchina nelle ultime settimane, e l'allenatore portoghese sembra preferire alle giocate di classe dello sloveno, che però spesso ha offerto prestazioni da slow motion, il dinamismo e le puntate offensive dei nuovi arrivati Cristian Tello e Mauro Zarate, e non è un caso che, dal momento dal loro arrivo, si siano potuti vedere spesso lo spagnolo e l'argentino in campo dal primo minuto, proprio a discapito di Ilicic. E in qualche caso gli è stato preferito Mati Fernandez. O forse sta pagando anche lui il momento non brillantissimo di bomber Kalinic? La redazione di FirenzeViola.it lo ha chiesto in esclusiva a Giorgio Perinetti, attuale direttore sportivo del Venezia ed ex dirigente del Palermo, che proprio in rosanero visse a stretto contatto con l'attaccante sloveno.
Direttore, cosa può essere successo per arrivare a parlare di un "caso Ilicic"?
"Io credo che ad ora Ilicic non sia l'unico motivo di scontento in casa Fiorentina. Ad oggi vedo l'intera squadra in difficoltà, anche lo stesso Kalinic sta mancando da un po' l'appuntamento con il gol. Sulle numerose panchine non mi sento di poterne discutere, poiché sono scelte di Sousa, che vede il lavoro dei giocatori durante l'arco di tutta la settimana, e prende le decisioni e le scelte che ritiene essere più giuste.".
Kalinic però, nonostante l'appannamento in zona gol, vede il campo più regolarmente di Ilicic.
"Sì, ma questo fatto probabilmente è dato più da una questione di mancanza di alternative, perché le scelte nel ruolo di terminale offensive sono due: o gioca Kalinic o gioca Babacar, e Sousa sembra sempre voler premiare il croato nonostante l'appuntamento con il gol stia mancando ormai da tempo. Forse Ilicic, che ha caratteristiche diverse, paga anche una concorrenza maggiore nel suo ruolo, ma, ripeto, questa è solamente una mia supposizione".
Certamente. Lei lo ha comunque conosciuto da molto vicino...
"Sì, e conosco quali possono essere i difetti, chiamamoli così, del ragazzo. Ilicic non è un giocatore che ha particolare continuità, ed ha un aspetto umano e caratteriale molto debole. Non ha forza caratteriale, ed è un giocatore molto umorale, il che lo rende anche particolarmente incostante: quando le cose vanno bene si esalta oltre ogni limite, quando le cose vanno male tende ad incupirsi e ad intristirsi, e questo aspetto va a inficiare sulle sue prestazioni, oltre che sul suo lavoro quotidiano".