PICCINI A FV, VIOLA, COL SIVIGLIA TE LA GIOCHI. IL MIO FUTURO...
Siviglia-Fiorentina è già iniziata: i viola sono già proiettati al doppio confronto in Europa contro la squadra spagnola in 180' che potrebber regalare una fetta di storia importante per il club di Viale Fanti, che sogna una finale che manca dal 1990. Per capire che partita sarà quella contro la squadra di Unai Emery (campione in carica dell'Europa League), Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva Cristiano Piccini, terzino destro di scuola viola in prestito al Betis che ci ha raccontato il suo punto di vista sul doppio confronto europeo tra Fiorentina e Siviglia.
Piccini, cosa ne pensa del Siviglia?
"Sicuramente è una squadra molto forte, il cui pericolo maggiore è costituito senza dubbio dall’attacco, dove Gameiro, Bacca e Mbia sono uno dei tridenti più decisivi della Liga: la Fiorentina però secondo me se la gioca tranquillamente”.
Dunque, a suo avviso, ci sono delle possibilità di passaggio del turno…
“Sì, senza ombra di dubbio: la Fiorentina è una grande squadra, con giocatori di grande livello e principalmente il suo punto di forza è un gruppo unito che spesso sa fare la differenza. Ha dimostrato di saper soffrire in questo percorso di Coppa e adesso che hanno raggiunto la semifinale con merito sono sicuro che faranno di tutto per regalare gioie a Firenze ed i fiorentini”.
Intanto al Betis è arrivato Eduardo Macia: come valuta questo “acquisto” da parte della sua società?
“Penso che sia stata una grande scelta da parte del Betis: Macìa ha dimostrato di essere un ottimo direttore sportivo a Firenze e non solo ed un uomo di calcio in tutti i suoi aspettI: sono certo che lavorerà al meglio per far crescere il Betis e per creare una squadra da Primera che possa competere con tutti”.
In questi ultimi mesi ha giocato poco: come sta adesso?
“Ultimamente ho giocato poco perché sono stato infortunato e perché ho passato un’annata veramente dura: sono stato quasi 6 mesi fermo tra infortunio alla vertebra e lo strappo dal quale ho appena recuperato. Non è stato facile passare questi momenti da solo con la famiglia e gli amici lontani, quando l'unica cosa che vuoi fare è giocare: la forza sta nel reagire e cercare di apprendere da tutto ciò che ti capita”.
Come valuta nel complesso la sua esperienza a Siviglia per adesso?
“Penso di essere maturato molto come persona e come professionista facendo questa esperienza: il mister ha piena fiducia in me, sa che giocatore sono e conosce le mie qualità. Io sono tranquillo e voglio solo finire l'anno nel migliore dei modi".
E sul suo futuro cosa ci può anticipare?
"Vedremo quello che succederà, io amo la Fiorentina e il mio sogno sin da bambino è sempre stato quello di giocarci, ma devo valutare cosa fare per la mia carriera a un certo punto e qui al Betis mi hanno fatto sentire importante e nonostante gli infortuni mi sono sempre stati accanto a partire dalla società finendo per i tifosi. Qua sto bene, la verità è questa: saranno decisioni che andranno prese a fine campionato e che non dipendano solo da me”.
Un “in bocca al lupo” alla Fiorentina se la sente di farlo?
“Senza dubbio: auguro ai viola il meglio in questa Europa League, così come glielo augura tutta la tifoseria betica: qui tutti tiferanno Fiorentina e sperano che a decidere il doppio confronto possa essere Joaquin. Sarebbe il sogno di tutti!"