PIERINI A FV, VIOLA, VALI IL 10° POSTO MA PER LA COPPA CE LA PUOI FARE. PIOLI? BILANCIO OK
Fonte: video a cura di Luciana Magistrato
Nel 2001, assieme a una squadra che si preparava a vivere la pagina più triste della storia della Fiorentina con il fallimento di Cecchi Gori, riusciva ad alzare l’ultimo trofeo della storia viola: la sesta Coppa Italia. Oggi Alessandro Pierini, ex difensore tra le altre di Udinese e Parma, è pronto ad iniziare sulla panchina dello Spezia Primavera la 71ª edizione del Torneo di Viareggio (i liguri sono inseriti nel gruppo con Milan, Carrarese e Berekum Chelsea). A poche ore dal debutto dei bianconeri nella Coppa Carnevale, Firenzeviola.it ha intercettato Pierini per parlare dell’attuale momento della Fiorentina, ormai lontana dall’Europa ma ancora con qualche chance di ottenere la finalissima di Coppa Italia:
Pierini, che momento è per la squadra viola dopo l’1-1 con la Lazio di domenica?
“A inizio anno ci si aspettava qualcosa in più. Io credo che il valore della squadra tuttavia rispecchi più o meno la classifica attuale, poi due o tre punti possono cambiare l’ordine di alcune squadre ma credo che la Fiorentina sia un po’ questa: con l’arrivo di Muriel la squadra è cresciuta dal punto di vista offensivo ma ha iniziato a mancare sotto l’aspetto difensivo. Sicuramente negli equilibri qualcosa in questo momento sta mancando e nel calcio tutto ciò è basilare: se subisci tanti gol alla fine paghi. I viola sono giovani, era difficile poter pensare qualcosa di più di questa classifica. Forse l’inizio buono aveva fatto pensare a qualcosa in più ma il valore della rosa è questo”.
Pioli ha fatto capire che è prossimo all’addio: che giudizio dà del suo operato in viola?
“Il giudizio per Stefano è positivo: è vero che la squadra rischia di non qualificarsi per il secondo anno di seguito in Europa ma è anche vero che tanti giovani sotto la sua guida sono cresciuti. Nessuno meglio di Pioli sa se è giusto concludere la sua avventura a Firenze dopo soli due anni, io credo che il suo lavoro sia stato positivo. Non è giusto giudicare un allenatore solo dai risultati: è sottile la differenza tra arrivare 6° o 8°. La squadra che aveva a disposizione è cresciuta molto, basti pensare a Chiesa: quello di ora non è certo il ragazzo che c’era due anni fa”.
Lei nel 2001 ha alzato l’ultima Coppa Italia viola: può questa Fiorentina ripetere quel successo a fronte del 3-3 dell’andata con l’Atalanta?
“Sicuramente sì: la squadra di Gasperini è un’ottima compagine e sta attraversando anche un bel momento di forma ma resta alla portata della Fiorentina. Il ritorno ci sarà tra un po’ di tempo e non è detto che quando ci sarà la Dea stia così bene. I viola se la possono giocare tranquillamente. Anche nell’altra semifinale ci sono due squadre che in gara secca la Fiorentina può battere: non ci sono né la Juve né il Napoli per cui la vittoria della Coppa è fattibile, anche se non sarà facile. Ma se c’è una reale possibilità rispetto agli ultimi anni è proprio questa”.