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POGGESI A RFV, Aquilani mi ha dato tanto. Con Bianco...

di Jacopo Massini

L'ex difensore delle giovanili della Fiorentina e attuale giocatore dell'Arezzo, Andrea Poggesi, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Radio Firenzeviola.

Con l'Arezzo che è stato promosso in Serie C come valuta la sua annata?
"È stata un'annata ricca di soddisfazioni. Quando vinci un campionato non può essere che un'annata positiva. Conquistare il professionismo è stata una grande soddisfazione sia personale, ma anche per la piazza importante, storica, con grande tifo e con una società organizzata come quella di Arezzo. Non posso lamentarmi, anche se ho avuto diversi infortuni: rottura del naso, rottura dei legamenti della caviglia e stiramenti".

Per la prossima stagione si augura quindi di avere meno infortuni?
"È stata un'annata particolare sotto questo punto di vista. Mi auguro di stare bene fisicamente, è il primo obiettivo della prossima stagione".

Che ricordi ha degli anni alla Fiorentina?
"A Firenze ho fatto ben 10 anni, da quando ne avevo 8 fino ai 18. Ho giocato tutta la mia infanzia a Firenze e mi sono apprestato al mondo dei grandi, in Serie D, grazie ad una preparazione elevata e grazie alla scuola calcio della Fiorentina. Sono cresciuto tanto e mi ha permesso di adattarmi ad un altro mondo".

Tra under 17 e under 18 ha avuto modo di giocare con Krastev, Bianco e Distefano
"Con questi ragazzi ho avuto modo di allenarmi settimanalmente, poi con Ale (Bianco ndr) ogni tanto mi sento. Quest'anno poi l'ho rivisto avendo giocato un'amichevole con la Fiorentina. Mi auguro il meglio per loro, ma sono sicuro che continuando così otterranno grandi risultati. Sono felice di aver giocato con loro".

Bianco meriterebbe più spazio in questo finale di stagione? Magari in campionato 
"Credo di sì, probabilmente merita più spazio, ma sarà Italiano a decidere. Il fatto comunque di essere lì con loro in prima squadra, essere convocato e aver fatto minutaggio è un valore aggiunto. Ha dimostrato di essere pronto quando è stato chiamato in causa e se il mister gli darà un'occasione saprà sfruttarla".

Nell'Under 18 ha conosciuto Alberto Aquilani. Cosa ne pensa di lui e che ricordi ha?
"Mi ha allenato al suo primo anno, quando prese l'Under 18 e ho un ricordo positivo di lui. Io giocai fino a gennaio a Firenze, poi andai al Montevarchi in Serie D, però per quei mesi in cui ho lavorato con lui non posso che parlarne bene. Mi ha dato tanto, mi piacerebbe un giorno ritrovarlo anche per salutarlo".

Magari in prima squadra alla Fiorentina 
"Sicuramente, è un obiettivo. Grazie agli obiettivi si va avanti, la speranza è fine a se stessa. Mi pongo questo obiettivo, poi vediamo come andrà".

La Fiorentina può ribaltare il risultato contro il Basilea?
"C'è la possibilità. La Fiorentina è una squadra forte e unita che ha superato tante difficoltà. Il Basilea è una squadra rognosa, attenta che lotta su ogni pallone e che non molla. Hanno fatto un'attenta fase difensiva e hanno sfruttato quelle occasioni che gli sono capitate, ma ci sono tutte le possibilità di ribaltare il risultato al ritorno e andare in finale".

Da difensore non era forse meglio intervenire per fare un fallo tattico in occasione del gol di Diouf? È stata fatta una lettura sbagliata?
"Quando si verificano queste situazioni a campo aperto un fallo tattico sarebbe stata la scelta più giusta. Diouf ha fatto diversi metri palla al piede, ha scartato Quarta e ha tirato dal limite dell'area di rigore. Un fallo tattico forse sarebbe stata la scelta più giusta per concedere una punizione lontana dalla porta e riposizionarsi".


Andrea Poggesi a Radio FirenzeViola