.

POZZI A FV: "TEMPI MATURI PER CABRAL: SIAMO TUTTI UN PO' CURIOSI DI SCOPRIRLO"

di Alessio Del Lungo

Nicola Pozzi, intervistato in esclusiva da FirenzeViola.it, ha collezionato 110 presenze con la maglia dell'Empoli, condite da ben 30 gol e 3 assist. L'attuale allenatore del Grassina conosce quindi benissimo l'importanza per gli azzurri del derby contro la Fiorentina: "Sicuramente la squadra di Andreazzoli sente il match più dei viola, ma rimane comunque una stracittadina che, all'andata, ha visto trionfare gli azzurri in modo un po' rocambolesco".

Che partita dobbiamo aspettarci al Franchi?
"Insidiosa per entrambe. L'Empoli ha fatto un percorso molto molto buono nel girone di andata, mentre ora sta faticando un po' di più. Rimane comunque in una posizione tranquilla per la salvezza e la Fiorentina dovrà dunque fare attenzione".

Quali fattori potranno essere decisivi?
"Credo in particolar modo la mentalità con cui la Fiorentina giocherà domani. La squadra di Italiano deve mantenere i propri concetti, essere aggressiva, cercare di indirizzare subito l'incontro dalla propria parte, attaccare alta gli avversari e voler provare a vincere per rimanere agganciata al treno Europa. L'Empoli è pericolosa, può far male da un momento all'altro anche alle big e lo ha dimostrato".

L'Europa è un obiettivo raggiungibile per la Fiorentina?
"Non ha nulla da perdere e, anche se è complicato da raggiungere, è un traguardo che deve provare a raggiungere. I viola hanno consapevolezza dell'ottimo ed importante percorso fatto fino ad adesso e, se non arriveranno in Europa, ripartiranno comunque dalla certezza di aver fatto un campionato ottimo dopo le difficoltà degli scorsi anni e di aver iniziato un progetto nuovo".

Domani sarà la partita di Cabral?
"Sono tutti un po' curiosi di scoprirlo. Il brasiliano è arrivato da un campionato estero, deve capire i meccanismi di reparto e di squadra sul quale il mister ha lavorato, ma la Fiorentina ha fatto un investimento importante per lui e le premesse sono buone visto che ha segnato molti gol in Svizzera. All'inizio sembrava si dovesse un po' sciogliere perché non aveva una condizione ottimale, ma ora i tempi sono maturi e domani avrà un'opportunità importante per far vedere le sue reali potenzialità".

Il motivo dell'assenza dai titolari di Piatek è dovuto all'infortunio?
"
Bisognerebbe vedere e conoscere molto bene la situazione clinica per vedere se la ferita lo limita. Penso sia una scelta tecnica la sua esclusione per dare spazio all'altro attaccante, anche se magari ha ritenuto corretto andare su un ragazzo sano e che non ha problemi fisici".

La crescita di Igor l'ha sorpresa?
"L'ho notata ovviamente ed è stata costante. Questa è la dimostrazione che a volte i calciatori, a volte, hanno bisogno di tempo, devono lavorare e, con qualcuno bravo al loro fianco, ottengono poi risultati importanti. I sacrifici di Igor hanno dato i loro frutti, questo è sotto gli occhi di tutti".

Il derby di domani è anche la sfida tra Italiano ed Andreazzoli, due opposti che però sono anche molto simili. Si possono paragonare?
"Non so se sia corretto sinceramente perché vedo un po' di differenze anche a livello caratteriale e motivazionale. Andreazzoli è più maestro di calcio, sempre pacato, ordinato, molto composto in panchina e probabilmente anche nella settimana. Italiano ha carisma, personalità, carica e queste sono differenze notevoli nel modo di vivere la partita. Certo, entrambi però cercano sempre un calcio propositivo e cercano di prendere il più alto possibile i loro avversari".