PRANDELLI A FV: "Jack vale l'Italia. Biraghi un grande esempio. Italiano propositivo e spettacolare"
Fonte: dalla nostra inviata a La Briglia - Luciana Magistrato
Presente a La Briglia, frazione di Vaiano, in occasione del lancio di una raccolta fondi per far fronte ai danni causati dall'alluvione al circolo 'La Spola d'oro', punto di aggregazione dell'intero paese, l'ex tecnico della Fiorentina e ct della Nazionale italiana Cesare Prandelli (che ha poi visitato anche le fabbriche danneggiate della zona) ha rilasciato alcune parole a Firenzeviola.it: "Quando ho ricevuto la chiamata del mio amico Danilo (Manari, medico dello sport che ha lavorato con lui anche alla Fiorentina, ndr), ho deciso di accettare: è dovere di tutti cercare di collaborare e di dare un sostegno a chi sta soffrendo. Sabato abbiamo fatto la partita del cuore a Empoli e mi sono fatto spiegare i danni che l'alluvione ha generato. La comunità doveva rispondere. Il mio sostegno in qualità di testimonial? La mia presenza qui è per dare una mano alle persone che sono in forte difficoltà: quando ci sono queste emergenze le persone che hanno un senso di responsabilità devono rappresentare tutto questo. Biraghi che ha spalato il fango senza pubblicità? Gli ho mandato subito un messaggio e gli ho fatto i complimenti perché è stato un gesto molto bello: il suo è stato un grande esempio, da parte di una persona per bene. Cristiano è una persona che vive a pieno la comunità in cui si trova".
Come ha visto la Nazionale italiana?
"Sono molto contento per Spalletti, che ci mette sempre anima e corpo: mi piace il suo modo di fare. Calcio e solidarietà devono avere qualcosa in comune".
Cosa pensa del rendimento di Bonaventura anche in chiave azzurra?
"Penso che possa avere un futuro in Nazionale, se Spalletti lo ha convocato: ha dimostrato di essere all'altezza. Luciano lo terrà in conto sia per ciò che lui rappresenta come giocatore che come uomo".
Della Fiorentina che si sente di dire, in vista del big match di Milano?
"Sarà una partita aperta, tra due squadre che propongono sempre gioco e accettano l'uno contro uno a campo aperto. La curiosità riguarda chi dei due allenatori cercherà prima di tutto di non subire queste situazioni".
Resta però il problema del gol in casa viola...
"Il modo di fare calcio di Italiano è questo: propositivo e spettacolare. Secondo me quando una squadra fa tanto possesso palla rischia di penalizzare la punta, perché non riesce a entrare bene nei meccanismi dopo tanti passaggi. Italiano però deve continuare su questa strada e far capire all'attaccante che deve fare altri movimenti".
Si è stupito di come alcuni dei suoi ex giocatori stanno rendendo così bene?
"No assolutamente, allora forse c'erano altri pensieri in testa ad alcuni elementi del gruppo, come nel caso di Milenkovic che già allora poteva giocare nella linea a quattro".