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PRANDELLI A FV, RICORDO COSA DISSE ODDO A RIBERY. SU COMMISSO, VIOLA E CHIESA…

di Giacomo A. Galassi

Cesare Prandelli e Fiorentina sono legati indissolubilmente da un passato che ha fatto la storia del club viola e che li ha fatti incrociare più volte, l'ultima solo qualche mese fa al Franchi per Fiorentina-Genoa. E nel giorno in cui a Firenze è sbarcato Franck Ribery, FirenzeViola.it ha deciso di sentire in esclusiva il mister di Orzinuovi a tutto tondo: dal presente al passato, passando inevitabilmente per il futuro. Queste le sue parole ai nostri microfoni.

Partiamo dal Cesare Prandelli di oggi. Come sta vivendo quest'estate? 
"Diciamo che per ora sto guardando le prime partite amichevoli, ci si deve sempre aggiornare. Poi sto un po' a Firenze, un po' a casa e un po' al mare: sono in vacanza. Non ho particolare ansia di essere chiamato da qualche squadra, me la vivo bene. Poi chiaro che vorrei ricominciare a lavorare".

Nel caso preferirebbe una soluzione all'estero o in Serie A?
"Dall'estero ho rifiutato già diverse offerte. Voglio allenare in Italia".

L'anno scorso aveva fatto l'abbonamento prima di andare al Genoa. L'ha rinnovato? 
"Sì, l'ho rinnovato".

Nell'esperienza al Genoa si è salvato all'ultima giornata proprio al Franchi contro la Fiorentina. Che emozioni ha provato in quei frangenti?
"È stata un'emozione veramente forte, forse anche di più. Ho avuto un abbraccio grande da Firenze, non me l'aspettavo perché c'era una situazione un po' caotica tra la proprietà e i risultati che mancavano. Se devo essere sincero, a fine partita mi sono emozionato tanto. Ho sentito grande affetto".

Veniamo invece all'oggi della Fiorentina, che risponde al nome di Rocco Commisso. Come giudica l'impatto del nuovo patron viola?
"La nuova proprietà ha portato grande entusiasmo e la piazza di Firenze ha bisogno di calore ed emozioni, per questo sta rispondendo molto bene. Chiaramente poi saranno i risultati sportivi a parlare come in tutte le parti del mondo, ma l'inizio mi sembra molto positivo. Mi sembra che la Fiorentina stia cercando soprattutto di valorizzare i giocatori giovani che ha e sta prendendo giocatori maturi per essere già competitiva quest'anno".

Pensa sia possibile fare un paragone con i Della Valle?
"Ogni società ha le proprie strategie e i propri modi di vedere il futuro. Difficile in questo momento fare dei paragoni o capire se le situazioni delle due proprietà sono simili o diverse".

Non possiamo non parlare con lei di Ribery, e non solo perché è arrivato oggi a Firenze. Nel 2007 fu trattato dalla sua Fiorentina…
"A volte escono dei nomi altisonanti sui giornali ma non ci sono le condizioni perché possa essere portata avanti una trattativa. C'è stato un tentativo ma poi il giocatore ha scelto di andare in una squadra (il Bayern, ndr) che gli dava altre garanzie dal punto di vista sportivo".

E poi c'è quel famoso ottavo di finale di Champions League in cui Ribery era al Bayern.
"Non solo: giocammo contro il Bayern di Ribery anche l'anno prima, ai gironi. E ricordo ancora Oddo che nel sottopassaggio del Franchi disse al francese: 'Ricordati cosa ti ho detto. Qui è difficile. Questo è un campo molto impegnativo e difficile". E aveva ragione: sia in quell'occasione che agli ottavi abbiamo dato filo da torcere ai bavaresi".

E cosa ne pensa del suo acquisto da parte della Fiorentina? La Viola può fare il salto di qualità grazie a lui?
"Consideriamo che l'anno scorso ha comunque fatto parecchie presenze, quindi dal punto di vista fisico sta bene. Se sono andati su un giocatore del genere è perché Montella ha bisogno di uomini sull'esterno che sappiano saltare l'uomo. Con il tatticismo che c'è in Italia, diventa tutto più facile se hai giocatori in grado di saltare l'uomo con facilità. Poi dal punto di vista caratteriale è sempre stato molto forte, un trascinatore. Quando hai giocatori di esperienza che hanno grandi motivazioni possono aiutare a crescere la squadra".

Uno di questi giocatori potrebbe essere Chiesa. Come vede la situazione del giocatore?
"Partiamo col dire che secondo me Chiesa è stato il miglior acquisto del mercato estivo (sorride, ndr). Montella saprà gestire la situazione al meglio. Si parla di un ragazzo con la testa sulle spalle: anche se prima poteva pensare ad un'altra squadra, adesso è al centro del progetto e avrà più responsabilità. Per questo penso che farà un campionato straordinario".

Ultima domanda sugli altri giocatori della rosa. C'è qualcuno che la intriga  particolarmente?
"Beh, ci sono molti giovani interessanti nella Fiorentina. Soprattutto perché a Firenze potranno crescere bene al fianco di quei quattro-cinque giocatori di spessore. Mi riferisco soprattutto a capitan Pezzella: secondo me è uno dei difensori più forti del campionato italiano. Anche come comportamenti, mi piace moltissimo".

I nuovi acquisti Lirola e Badelj le piacciono?
"Lirola ha caratteristiche importanti per la fascia. Badelj è un giocatore che conosce la piazza e sa cosa deve fare: ha molte capacità di costruzione. Mi piace molto anche Pulgar".