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PRES. ATF A FV, Berna un caso. Sousa? L'esonero...

di Dimitri Conti

Non è un bel momento per la Fiorentina. E dopo lo scialbo 0-0 contro l'Atalanta sono arrivati anche i primi fischi dei tifosi, con annesso invito a tirare fuori gli attributi. Per capire meglio i pensieri e le opinioni all'interno della tifoseria gigliata, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva il presidente dell'ATF (Associazione Tifosi Fiorentini), Federico De Sinopoli.

Impossibile non partire chiedendole un commento sui fischi della tifoseria e sul coro in questione.
"Sia chiaro, in principio, che non è una contestazione, ma una valutazione della partita. E il pubblico è stato molto chiaro in questa manifestazione, ed ha anche agito in maniera intelligente. Ha sostenuto la squadra durante i 90 minuti, ed esplicitando il disappunto solo dopo. Fischiando durante la gara si crea anche un alibi alla squadra, ma non è successo. Adesso sta alla squadra, che, detto in maniera semplicistica, deve iniziare a lavorare. Anche noi siamo sempre in giro insieme a loro: i calciatori hanno un contratto e le loro motivazioni devono partire da lì".

Come sono ripartite le responsabilità di questo momento negativo all'interno della tifoseria?
"Sarebbe facile dare tutta la colpa all'allenatore. Ma guardando bene mancano le prestazioni di alcuni calciatori importanti, come 'mister 25-30 milioni' Bernardeschi. Ad ora è un caso, e deve iniziare a fare qualcosa di più. È naturale che i tifosi cullino i propri ragazzi, ma mi chiedo cosa farebbe in un'ipotetica, e ventilata, destinazione milanese. Se gioca così viene stroncato di fischi. Anche Tello è un altro di questi: dimostri che non viene dal Barcellona solo per anagrafica".

È facile dare la colpa all'allenatore. Ma se i risultati non dovessero arrivare com'è vista la soluzione dell'esonero?
"Parto dicendo che non lo vedo demotivato, come si sente dire. Aveva chiarito in passato che avrebbe avuto un altro tipo di comportamento. Il suo atteggiamento, quando arrivò, è piaciuto subito, catalizzando tutte le attenzioni, e 'nascondendo' così qualche magagna. Oggi però è inviso alla tifoseria, e il suo esonero calmerebbe di certo i bollori della piazza. Ci sono però dei limiti più grandi, soprattutto individuali, e dal punto di vista del carattere. Mancano anche i ricambi davanti: Ilicic è attaccante solo al Fantacalcio...".

Quindi viene messo in mezzo anche l'operato della società?
"Metà dei giocatori presi non si sono visti, come i vari Diks, Hagi e Toledo. Olivera, in quella mezza partita che ha fatto, è piaciuto, finendo però subito nel dimenticatoio. Quello che manca però è una visione globale, ed è chiaro che non vedendo nessuno di questi all'opera ti fai l'idea che la campagna acquisti sia stata sbagliata. Ma sono tutte valutazioni da fare a posteriori. Il fatto è che se i giocatori vengono presentati in un certo modo, tipo Diks come nazionale olandese, poi è più facile criticare. Badelj è spento? Mettiamo Cristoforo. Bernardeschi gioca così? Un paio di settimane in panchina, soprattutto per lui. Non resta che sperimentare".

Un'ultima battuta su Borja e il suo status di intoccabile. È in discussione pure lui?
"Non è questione di discutere, è normale che stia attraversando difficoltà anche lui. E anche lui si prende i fischi come gli altri".