PRES. LECCE A RFV: "HJULMAND? NESSUNA RICHIESTA VIOLA. ITALIANO MI COLPÌ AL TRAPANI"
Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce prossimo avversario in Serie A della Fiorentina, ha parlato stamani a Radio Firenzeviola durante 'Chi si compra'. Queste le sue parole cominciando dall'ultima vittoria contro la Lazio: "In questi mesi è stato fatto un buon lavoro, al di là del risultato. Abbiamo utilizzato la sessione di mercato per migliorare la qualità dell'organico, poi con la nuova guida tecnica abbiamo dovuto reimpostare il lavoro. Bravo il nostro allenatore".
Come funziona il lavoro di scouting del Lecce? Perché dopo Hjulmand ora c'è Almqvist.
"Noi abbiamo la fortuna di riportare Pantaleo Corvino nel Lecce perché per una società come la nostra è un lusso avere un conoscitore del mercato come lui. Lo portai in Serie B, abbiamo iniziato un ciclo e questo è il quarto anno: questa volta ha avuto l'intuizione di Almqvist e siamo riusciti a capitalizzare al massimo la cessione di Hjulmand. Un club come il nostro ha bisogno di operazioni così per alzare l'asticella perché possiamo fare investimenti importanti crescendo anche in altri reparti".
I rapporti con la Fiorentina come sono? E Hjulmand poteva venire a Firenze?
"Ho un ottimo rapporto con Joe Barone, assolutamente cordiale. In Lega siamo fuori dalle varie correnti, sposiamo solo le battaglie di rispetto delle regole con i conti a posto. La Fiorentina ha queste caratteristiche. Su Hjulmand non c'è mai stato un concreto interesse da parte della Fiorentina per il giocatore. Per noi la sua cessione è stata una grande operazione, comprato a qualche centinaio di migliaia di euro, l'abbiamo rivenduto a 20 milioni".
Di Venuti cosa può dire?
"Lo conosco perfettamente perché era già stato a Lecce sotto la mia gestione. È un ragazzo perfetto dal punto di vista dei comportamenti quindi è proprio da Lecce. So benissimo cosa significhi lavorare e giocare per la squadra della propria città, spero che qui possa essere un po' alleggerito del peso di giocare per la squadra per cui tifa. Noi siamo convinti che ci possa dare grande mano".
E Maleh?
"Lo abbiamo preso perché ha fatto molto bene da titolare alla Fiorentina. Pensavamo si ritagliasse più spazio qui ma si allena molto bene quindi speriamo possa esprimere le sue qualità al più presto. Il Lecce ha fatto un investimento importante su di lui".
Cosa manca al Lecce sul mercato?
"In questo momento mancano altri 37 punti... Dal punto di vista dell'organico ci pensa Pantaleo, sa cogliere le occasioni di mercato. In questi ultimi giorni con un acquisto a centrocampo la squadra ne avrebbe beneficio. Poi non si sa mai".
La Primavera?
"Abbiamo fatto un grande percorso e stasera giochiamo anche la Supercoppa. Secondo me si è parlato troppo della questione degli stranieri nel Lecce, un po' per dare meno peso alla nostra vittoria".
Cosa si attende dalla partita del Franchi?
"Voglio vedere continuità nel nostro lavoro. Verranno tanti tifosi in trasferta ma siamo consci del valore della Fiorentina. Vedere il calendario con subito Lazio e Fiorentina per noi è stata dura. Abbiamo superato il primo scoglio, ora c'è una squadra con un allenatore bravissimo, Italiano, che io volevo portare anche a Lecce, quando era al Trapani con 13 giocatori in rosa. Mi colpì il fatto che riusciva a stare sempre in cima in classifica, così lo chiamai ma poi non se ne fece nulla".
Quanto è difficile fare uno stadio di proprietà?
"Molto, perché il Via del Mare così come il Franchi è di proprietà del Comune ma richiede interventi strutturali che io ho dovuto sempre pagare togliendo soldi alla società. Il mio rammarico è che potevamo spendere quelle risorse per un centro sportivo di proprietà