PUPO A FV, COLUMBUS DAY? ALTRO CHE DISCHI DI PLATINO: È STATA UN'EMOZIONE UNICA
Firenze e la Fiorentina a giro per il mondo. È una delle prerogative della nuova società targata Rocco Commisso e anche ieri, per le strade di New York, il colore viola ha dato spettacolo con un carro adibito a festa e l'inno della Fiorentina che risuonava per le strade della Grande Mela. Ma a risuonare è stato anche "Firenze Santa Maria Novella", il brano realizzato da Pupo che viene riprodotto anche al Franchi e che ieri si è preso Manhattan. Per carpire l'emozione di un simile momento, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva proprio Enzo Ghinazzi, in arte 'Pupo'.
Pupo, cominciamo con un commento su questa nuova proprietà. Cosa ne pensa di Rocco Commisso e dei suoi uomini? Il cambio con i Della Valle è stato radicale.
"Lo dico fuori dai denti: io ho grande stima per la famiglia Della Valle e per tutto quello che ha fatto a Firenze. Ho avuto la sensazione che qualche notizia fosse pilotata e che si siano valutate negativamente cose che negative non erano. Detto questo, io Rocco Commisso e il figlio li avevo già incontrati nel 1978, quando andai a suonare nel Bronx nel loro locale".
Quindi un rapporto di lunga data...
"Non vi dico l'emozione nel rivederlo al Torrino d'Oro qualche tempo fa. È stato un tuffo nel passato".
Ma gli preferisce i Della Valle?
"No, questo non l'ho detto. Per me che amo la passione e la passionalità Commisso è perfetto. E penso che la stessa cosa la provi tutta Firenze. Stiamo rivivendo quel trasporto che c'era con i Cecchi Gori, e la volontà di Commisso di investire nelle infrastrutture mi fa ben sperare anche dal punto di vista sportivo".
In più, Commisso è stato l'artefice del carro viola a New York e della sua voce per le strade di New York. Che emozione è stata?
"Sto parlando da una sala piena di trofei ma voglio dire una cosa: vedere e sentire la mia voce per le strade di New York è stata tra le emozioni più grandi della mia vita. Un'emozione bella, forte ed intensa: non c'è disco d'oro o di platino che tengano il confronto, l'emozione è stata enorme. Poi tutto il contesto del carro ha reso quei momenti ancora più speciali e io non me ne dimenticherò mai".
Era stato invitato a partecipare?
"Per fortuna no, altrimenti avrei dovuto sfissare qualche impegno (ride, ndr). Per me è un periodo con molti impegni, ma mi avessero invitato non ci avrei pensato due volte: sarei salito su un aereo e volato a New York".