QUINTO A RFV, Aquilani top. Qui al Brighton i 2004 titolari
Marcello Quinto, ex vice allenatore di Alberto Aquilani oggi nello staff di De Zerbi al Brighton ha parlato così a Radio Firenzeviola: "Ho stima profonda per Alberto, abbiamo lavorato insieme per due anni e ho toccato tutto il percorso. Non penso si debbano valutare i risultati e le coppe vinte ma la proposta, l'idea di calcio che ha difeso anche nei momenti difficili. E quelli ci sono stati, ma ha continuato sulla sua strada".
Tutto questo è riproponibile nel calcio dei "grandi"?
"Assolutamente sì, anzi. È più facile perché trovi giocatori più abituati a certe giocate: lui ha trasmesso la mentalità ai calciatori, nel bene e nel male. Dopo 10 minuti vi rendete conto che una squadra la allena lui da come gioca. Poi da addetto io dico che la Fiorentina ha vinto cinque coppe per questo: in Primavera ci sono squadre più forti. Preparare uno come Amatucci, o un Bianco, sono vittorie anche migliori".
Cosa fare con i giovani bravi?
"Bisogna scegliere bene dove mandarli a giocare perché non è detto che sia meglio di fargli finire il percorso in Primavera. Se un giocatore è bravo, è bravo. Noi in Premier League stiamo giocando con 2003 e 2004 titolari: qui non sono considerati giovani. Bisogna fare un salto culturale, qui in Inghilterra tocco con mano tutto questo".
Il salto in Premier?
"Per me incredibile, dalla Primavera alla Premier è pazzesco. È tutto diverso: qui si prendono tanti giorni liberi, non sempre allenarsi in continuazione è la cosa giusta. Toccare con mano questa cultura ti fa ragionare in maniera diversa. Ieri ho visto la partita con De Zerbi che è amico di Alberto, quindi abbiamo tifato tutti insieme".
Chi le piace più di tutti?
"Amatucci, a me piace lui. Un ragazzo con un'intelligenza calcistica fuori dal normale, è un giocatore da 13 km a partita con una personalità notevole. Gli auguro tutto il bene, a lui come a tutti gli altri".