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RAVANELLI A FV, Paulo Sousa? Grinta e carisma, perfetto per Firenze

di Giacomo Iacobellis

Cresce l'attesa a Firenze. Dopo il duro esonero di Vincenzo Montella, presto potrebbe essere ufficializzato il nuovo allenatore della Fiorentina e, al momento, tutti gli indizi portano al portoghese Paulo Sousa. Per saperne di più sul tecnico vincitore dell'ultimo campionato svizzero col Basilea, Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva il suo ex compagno di squadra, nella Juventus dal '94 al '96, Fabrizio Ravanelli.

Ravanelli, come descriverebbe Paulo Sousa?
“Prima di tutto, come un grande professionista. Paulo Sousa è un uomo serio e con una forte personalità. E' sicuramente il carisma la caratteristica che lo contraddistingue. Me lo ricordo bene, ai tempi della Juventus era uno che si faceva sempre sentire e rispettare in campo. Nonostante il suo viso d'angelo, se ha qualcosa da dire non usa mai mezze parole. Serio e sanguigno, questo è Paulo Sousa”.

Pensa che potrebbe essere pronto per una piazza esigente come quella fiorentina?
“Secondo me sì. A Firenze Sousa potrebbe trovare l'habitat a lui ideale, costruendo qualcosa di importante grazie alla sua grinta. Tra i nomi che sono venuti fuori, mi sembra il più adatto alla Fiorentina. In Svizzera ha fatto molto bene e questo non era scontato nonostante il livello del campionato elvetico. Ha avuto anche delle esperienze in Inghilterra che sono andate peggio, ma credo che per crescere e raggiungere la definitiva maturazione, sia come uomo che come allenatore, i momenti difficili possano essere d'aiuto”.

Se il portoghese dovesse saltare, i viola punterebbero su Donadoni, suo ex compagno in Nazionale: un altro profilo interessante?
“Anche Donadoni è un ottimo allenatore. Due anni fa ha portato il Parma in Europa League, mentre quest'anno il suo operato non si può giudicare in termini di risultati visto tutto quello che è successo. Tra mille difficoltà, è riuscito comunque a motivare il gruppo trascinando i ducali a un dignitosissimo finale di stagione. Non dimentichiamoci poi che Donadoni era anche nella lista del Milan per sostituire Inzaghi, non parliamo quindi di un tecnico qualunque”.