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RUBINO A FV: "DV9 UN CASO SE LE POLEMICHE PREVARICANO LA GESTIONE TECNICA. ITALIANO..."

di Luciana Magistrato

Il direttore sportivo della Juve Stabia, Raffaele Rubino, ha parlato in esclusiva a Firenzeviola del buon inizio di Vincenzo Italiano, tecnico da lui avuto come ds del Trapani, dicendo la sua anche sul caso Vlahovic.

Sorpreso del buon inizio di Vincenzo Italiano con la Fiorentina?
"Conosco la qualità e la capacità di Italiano come allenatore e dunque facendo la proporzione con quanto fatto a Spezia con una rosa meno qualitativa se mette lo stesso atteggiamento che lo contraddistingue otterrà di sicuro dei risultati migliori a Firenze perciò non mi sorprende. Lui ha delle idee di calcio precise che se riesce a trasmettere ai giocatori non può che avere un buon risultato. Lo staff è stato costruito proprio a Trapani perciò conosco la passione la voglia e la determinazione di ognuno che è la stessa e che li fa assomigliare. Sul grande lavoro che sanno fare non ho mai avuto dubbi".

Il caso Vlahovic può minare l'entusiasmo e la corsa viola; era opportuno uscire allo scoperto?
"Faccio fatica a giudicare gestioni interne di altri, perché c'è sempre una valutazione anche economica della situazione fatta dal club. Ma io vedo che c'è stata una gestione tecnica perfetta del giocatore da parte dell'allenatore finora, perché a chi ha questo compito non deve interessare cosa accadrà finché il giocatore è qui. E' il club che gestisce la parte contrattuale, a tutti gli altri deve interessare solo la parte tecnica. Per ora non è un caso, vediamo se lo diventerà, se le questioni extracampo prevaricheranno quella tecnica".

Lei vive a Firenze, in una piazza calda come questa si possono distinguere le due cose?
"Bisogna essere bravi a non alimentare le polemiche e a non farle prevalere come dicevo prima, perché la squadra non ne avrebbe beneficio. Se saranno tutti bravi a non farlo accadere, non si parlerà di caso".

Italiano ha dimostrato di fare di necessità virtù, potrà farlo anche in questo caso?
"È un allenatore al quale piace la ricerca del giocatore duttile ed intelligente, così da poter utilizzarli in più ruoli e utilizzare tutti. Già a Trapani sapeva affrontare i problemi, ha certo un'ossatura ideale ma sa poi coinvolgere tutti e non si pone problemi in caso di assenza di un giocatore".

Giocatori che vanno in scadenza senza rinnovare stanno diventando un problema in serie A, c'è un rimedio?
"Quando tu cresci un giocatore è sì un peccato perderlo a zero, ma ci sono tante situazioni per cui succede. Noi vediamo solo i casi più eclatanti, Donnarumma, Kessie, Belotti, Vlahovic anche se in scadenza ci andrà tra un anno, che non vogliono rinnovare. Altre volte sono i club a svincolare giocatori che pensavano non servissero più ed invece poi diventano fenomeni. Insomma nessuno ha la sfera di cristallo per capire quando e cosa è meglio fare. Le società decidono quello che in quel momento credono sia il bene per il club stesso, in base alla gestione economica che vogliono fare, a volte anche per non fallire. Perdere un giocatore forte fa male perché si pensa che il club non cresca mai ma rinnovare ad una cifra troppo alta può essere pericoloso per le finanze e l'equilibrio del club. Anche Vlahovic ad esempio è arrivato a Firenze attraverso una gestione economica adeguata".