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SARTI A FV, Al posto di Frey vorrei Marchetti

di Stefano Borgi

Giuliano Sarti è un doppio ex d'eccezione per questo Fiorentina-Inter. Una carriera divisa a metà (9 anni a Firenze, 5 a Milano), situazioni professionali e di vita così diverse fra di loro ma allo stesso tempo costellate di dolci ricordi. Precedenza, però, all'attualità, precedenza alla “querelle” Della Valle Prandelli: “Mi spiace per i tifosi che ci vanno di mezzo, che si illudono, che si sentono defraudati. Anzi vado più in là...Trovo il fatto che i due soggetti si parlino per comunicati una cosa ridicola. Cosa significa? Ai miei tempi Moratti, Baglini, Befani parlavano in continuazione con noi, con Herrera, con Bernardini. E' vero erano altri tempi, ma adesso darsi gli appuntamenti, scrivere comunicati. Non mi piace, non c'è rapporto umano, non è più sport, è solo business. Ripeto, mi spiace per i tifosi”.
Ma perchè, allora, Diego Della Valle ha fatto un passo indietro?
“Chiariamo subito: Della Valle c'è e ci sarà sempre. Secondo me si è tirato indietro per far rientrare il fratello. In due, probabilmente sono troppi.”
E Prandelli? “Guardi, sul contratto di Prandelli io scelgo una via di mezzo. Un anno è poco, 5 anni sono troppi. Facciamolo di due stò contratto, al massimo tre. E se poi fra uno, due anni le cose andassero male? Non sempre possono andare bene e non si può pagare un allenatore anche se non allena. Allora, due anni e poi si valuta, da buoni amici, parlandosi senza mandarsi comunicati.”
Dovesse scegliere, Prandelli o Mourinho? "Guardi, mi piacciono entrambi. Su Mourinho dico che, dopo due anni che certi allenatori sono in un club, stancano, sono personaggi impegnativi. Non escludo che, a fine stagione, Mourinho se ne vada."
Altro argomento di attualità, il mercato. Da portiere a portiere, lei sa che Frey è sul mercato con una clausola rescissoria di 18 milioni. Lo cederebbe? E chi vorrebbe al suo posto?
“A 18 milioni lo venderei subito. E al suo posto prenderei Marchetti del Cagliari. Viviano meno, anche perchè per metà è dell'Inter. Qual'è l'altro papabile? Ah si, Amelia... No, lui non mi piace caratterialmente. Frey, comunque, è senza dubbio tra i primi cinque portieri della storia viola insieme a Toldo, Albertosi, Galli e...il sottoscritto. E attenzione perchè la Fiorentina ha sempre avuto grandissimi portieri. Frey è indubbiamente uno di questi.”
Un suo pronostico sulla doppia sfida con l'Inter, tra coppa e campionato...
“Non ho la palla di vetro ma dico: non facciamo calcoli, anche se per la Fiorentina sarebbe meglio vincere la seconda. Vai in finale di coppa Italia, vai in coppa Uefa, raggiungi un traguardo... Però attenzione perchè l'Inter e Mourinho non lasceranno niente d'intentato, loro vogliono vincere tutto. Massima concentrazione sul doppio impegno, quindi, sennò rischiamo di perderle tutte e due.”
Niente “biscotto” allora?
“Quella poi è una barzelletta. Lo escludo nella maniera più assoluta”.

Chiudiamo con un po' di amarcord. Giuliano Sarti ne ha di cose da raccontare...
"A Firenze ero giovane e vissi le prime soddisfazioni. Era tutto nuovo, vincemmo uno scudetto storico ed il calcio mi aveva portato a guadagnare. L'esperienza di Milano fu migliore per quanto riguarda le vittorie, era la grande Inter di Helenio Herrera, ma il calcio per me era già un mestiere. Ecco, la differenza fu proprio questa. L'entusiasmo della gioventù contro la maturità data dalla professione."
Il suo Fiorentina-Inter
"Senza dubbio il primo, quando tornai a Firenze da avversario con la maglia dell'Inter. Era il 1964, vincemmo 3-1 con doppietta di Mazzola e la gente mi accolse benissimo. Fu una giornata meravigliosa e lì capii quanto era grande il cuore dei fiorentini."
Grande personaggio Giuliano Sarti, e allora proviamo a scavare un pò nel personale. Com'è possibile che un portiere come lei abbia disputato solo otto partite con la nazionale?
"Erano altri tempi, ed io allora, ero un portiere moderno. Stavo praticamente fra il dischetto del rigore e la linea dell'area, pronto ad uscire per anticipare l'azione avversaria. Questo destava preoccupazione in chi faceva la formazione. Addirittura Gipo Viani (uno dei C.T dell'epoca ndr.) una volta disse: ma questo è matto..."
La chiusura la dedichiamo al sentimento. Giuliano, noi le proponiamo questa classifica di valori: prima la Fiorentina, secondo il Bologna e terza l'Inter...come siamo andati? "Direi che ci può stare, io avrei fatto lo stesso."