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SARTOR A FV, Domani conterà la concentrazione

di Marco Gori

Luigi Sartor, 34 anni originario di Treviso, nel corso della sua carriera di calciatore ha anche militato nel campionato ungherese, precisamente nel Sopron, allora allenato da Dario Bonetti. Con lui firenzeviola.it ha voluto analizzare la sfida di domani tra Fiorentina e Debreceni:

Sartor, un tempo si parlava di “calcio danubiano”, ovvero di un gioco basato su fraseggi e palla a terra. Non so se ha visto la gara di Champions tra i viola e i biancorossi, ma l’impressione è quella che la squadra magiara abbia come principali caratteristiche la corsa e l’agonismo. E’ d’accordo?
“Ho visto gli highlights della partita, e mi sento di condividere la vostra considerazione. Anche quando giocavo io in Ungheria era così. Non so se ciò sia dovuto alla loro attuale “scuola” o alla mancanza di “materia prima”, sta di fatto che, a parte qualche individualità, il tasso tecnico delle squadre ungheresi non è altissimo. Ed il Debreceni, a parte un paio di elementi, non mi pare faccia eccezione”

I biancorossi in casa, sia col Lione che con la stessa Fiorentina, sono apparsi comunque poca cosa. Mentre a Liverpool hanno messo in seria difficoltà i padroni di casa. A cosa può essere dovuto tutto ciò?
“Penso si tratti della condizione mentale con cui le squadre impegnate in casa affrontano il Debreceni; pur sapendo che si tratta di una competizione importante e pur cercando di non sottovalutare l’avversario, inconsciamente sanno che non si tratta di un avversario di livello. La dimostrazione si è avuta anche negli ultimi minuti della gara di due settimane fa, quando la Fiorentina si è un po’ rilassata ed ha rischiato qualche cosa”

Quindi domani la Fiorentina dovrà stare attenta principalmente a tenere alta la concentrazione?
“Direi proprio di si. Tenendo conto, da un lato, che si gioca sempre in undici contro undici e che nel calcio può succedere di tutto, dall’altro che si gioca sempre contro il Debreceni”