SAUDATI A FV, Gulan ha davvero grandi qualità
Luca Saudati è uno dei tanti talenti del calcio italiano non espressi fino in fondo. Peccato, perché in tenera età in molti intravedevano in lui le stimmate del campione, visti il senso del gol innato e le qualità da uomo d'area. Una carriera che lo ha portato, lui che è scuola Milan, a girovagare per il Belpaese, con lunghe fermate a Bergamo, sponda Atalanta, ed Empoli. E proprio qui ha incrociato Nikola Gulan, ora terzino mancino della Fiorentina: Firenzeviola.it ha contattato Saudati per scambiare due chiacchiere sul baby serbo ed anche sull'Empoli, prossimo avversario di C.Italia dei gigliati.
Partiamo da Gulan: dopo Marassi, per lui si prospetta una seconda chance da titolare, in casa col Bari.
"Non mi stupisce certo e ne sono anche felice, perché oltre ad essere un bel giocatore è anche un bravissimo ragazzo".
Eppure ad Empoli non era titolare fisso...
"I ballottaggi erano tanti, è stato un anno particolare, a molti è capitato di giocare e non giocare. Nikola, poi, ha avuto un infortunio che lo ha tenuto fuori per un po'".
Campilongo, la scorsa stagione tecnico degli azzurri, lo ha reinventato terzino sinistro.
"Era un ruolo scoperto ad Empoli. Nasce però più avanzato, da interno di centrocampo, ed i piedi educati lo dimostrano".
Restiamo sull'Empoli, prossimo avversario di Coppa Italia della Fiorentina.
"E' una squadra che riesce sempre a stupire, nonostante i tanti inserimenti, cambiamenti ed i giovani in rosa. Il fatto che, con Aglietti, sia ancora imbattuto in campionato, lo dimostra e quella con la Fiorentina sarà una partita tutta da gustare".
Parliamo di Fabbrini, definito da alcuni 'novello Kakà'.
"Presto per paragoni importanti. E' un ragazzo molto molto bravo, ma deve dimostrare ancora tanto".
Un po' come Babacar, a Firenze, chiuso da Gilardino.
"Appunto. Ha qualità importanti, non è in prima squadra per caso. Però a Firenze, come centravanti, c'è Gilardino, uno insostituibile".
Chiudiamo col suo presente: come mai ha scelto Spezia per ripartire?
"A 32 anni, comunque sia, nonostante le molte richieste, ho preferito non allontanarmi troppo dalla mia famiglia che si trova ad Empoli. Poi c'è il tecnico, Pane, con cui ho giocato anni fa e non ci ho pensato due volte a dire di sì".