SCANZI A FV, RIBERY SA DI POTER FARE ANCORA BENE MA C'È IL RISCHIO BUFFALO BILL
A margine del talk show con Paolo Condò andato in scena ieri al Caffè de La Versiliana, il giornalista e scrittore di fede rossonera Andrea Scanzi si è intrattenuto in esclusiva ai microfoni di FirenzeViola.it: “Commisso mi sta facendo un’impressione molto positiva, sia perché sembra che voglia investire molto sulla squadra, sia perché da giornalista che ama raccontare le belle storie mi pare aggiunga molto e sia un personaggio. E in un mondo abbastanza patinato come quello del calcio italiano l’avvento dell’imprenditore statunitense può essere positivo sia per la Fiorentina che per il calcio italiano in generale. Poi mi sembra che stia puntando molto sui giovani e questo è positivo: è chiaro che la città di Firenze dovrà avere molta pazienza, perché non è una squadra da scudetto e secondo me nemmeno da Champions League, però il progetto Commisso mi piace”.
Scanzi, è stata una buona mossa quella di trattenere Federico Chiesa?
“Ne penso tutto il bene possibile, se Chiesa era d’accordo con Commisso. Perché quando tieni un giocatore per forza, in quanto legittimamente lo vuoi tenere nella tua squadra, i tifosi son contenti, ma se il calciatore ti rema contro hai fatto un disastro di cui la storia del calcio è piena. Io non credo che sia il caso di Chiesa perché mi sembra un ragazzo serio, ma è ovvio che a medio-lungo termine voglia andare in una squadra che vinca e quindi secondo me forse quest’anno più di qualche pensierino all’Inter o alla Juve lo ha fatto, come anche ha lasciato evincere da alcune sue dichiarazioni. Però, ripeto, Chiesa secondo me è un ragazzo serio e credo pertanto che quest’anno giocherà da calciatore vero, anche perché è un grandissimo talento e io, da milanista, dico: magari ne avessimo uno come lui... (ride, ndr)”.
A proposito di milanisti, un ex rossonero è Vincenzo Montella: crede potrà riportare la Fiorentina ai fasti di un tempo?
“Me lo auguro. Perché Montella ha fatto grandi cose a Firenze, però ormai qualche anno fa, e sembrava che l’Aeroplanino fosse tale sia da calciatore che da allenatore, poi si è un po’ arenato rimanendo a terra. Ha sbagliato un po’ troppo, al Milan, al Siviglia, e anche l’anno scorso francamente non è che abbia visto la sua grande mano, anzi, mi sembra che abbia fallito non poco. Credo che sia un po’ l’anno decisivo per lui, perché non è più una scommessa ma neanche un allenatore agée: è nella fase in cui deve confermare tutte le sue doti, che sicuramente ci sono. Devo anche dire, da milanista che ha sempre voluto bene alla Fiorentina in quanto squadra del cuore di mio padre, che sono molto curioso del rendimento di Boateng, che ho sempre adorato nel Milan. Mi è sempre stato simpatico, è un pazzo scatenato e ha fatto dei gol pazzeschi in rossonero. Visto che ha fatto più che bene anche l’anno scorso al Sassuolo, credo che in un contesto affettuoso e per certi versi protetto come quello di Firenze Boateng possa fare grandi cose, non dico tutte le domeniche perché comincia tra virgolette ad avere una certa età però come talento sui trenta-quaranta minuti è pazzesco”.
Un giocatore che poteva venire a Firenze e che invece ha scelto Milano, sponda rossonera, è Ismael Bennacer...
“Parliamo di un ragazzo che ha delle grandi prospettive e che ha fatto una grandissima Coppa d’Africa, ma bisogna vederlo. Credo che potenzialmente sia un grande giocatore e che sia stato fortunato ad andare, non tanto al Milan, quanto in una squadra allenata da Giampaolo il quale può piacere o meno ma è un grande maestro di calcio, uno che sa far crescere benissimo i giovani. Quindi in quel senso lì credo che Bennacer abbia scelto bene, è anche vero che la Fiorentina probabilmente gli avrebbe dato più tempo per emergere: si poteva aspettare un po’ di più perché se magari sbagli uno o due mesi a Firenze i tifosi ti vogliono bene lo stesso, mentre se sbagli due o tre partite a San Siro non dico che i milanisti comincino a fischiarti ma quasi. Per cui è un po’ il cane che si morde la coda, diciamo che sono moderatamente ottimista su Bennacer”.
Chi la maglia viola potrebbe indossarla davvero è Franck Ribery: come lo vedrebbe alla Fiorentina?
“Lo vedrei benissimo in ottica nazionale, perché avere un grande campione come Ribery in Serie A sarebbe straordinario e sarebbe ancora più bello averlo alla Fiorentina che è un contesto affascinante. Ribery più Fiorentina mi diverte molto come immagine. È chiaro che, per citare il mio amico Paolo Condò, c’è sempre il rischio ‘Buffalo Bill’, cioè il rischio del grande campione che negli anni finali si limita a fare un po’ un giro di ultime esibizioni per essere pagato. Questo però devo dire che capita quando i calciatori grandi vanno a giocare negli Stati Uniti o nei paesi arabi: se Ribery viene alla Fiorentina vuol dire che sa di avere nelle gambe almeno un’altra stagione di alto livello. Quindi mi auguro che venga a Firenze perché, non sarà più un campionissimo, ma un ottimo giocatore ancora lo è eccome”.