SCONCERTI A FV, Mai dubitato della dirigenza
Si respira un clima nuovo attorno alla Fiorentina. Dopo un mercato convincente, la conferma dei big e il completamento del minicentro sportivo è arrivata anche la convincente prestazione contro il Bologna. Le parole della proprietà, che è tornata a parlare di cittadella, hanno dato ulteriore entusiasmo a una piazza che aveva bisogno di queste parole, purchè adesso si passi ai fatti. Per un commento su questo momento della Fiorentina, Firenzeviola.it ha contattato Mario Sconcerti, noto opinionista Sky.
A Firenze in queste ultime settimane sembra tornato l'entusiamo, qual'è il suo pensiero?
"Non ho mai dubitato di questa dirigenza. Se è cambiato tutto così in fretta non era giusto averli nemmeno prima questi dubbi. Io da tifoso sento di avere una società molto solida, giudata da grandi imprenditori che danno tranquillità alla squadra. C'è un progetto solido che passa attraverso il settore giovanile e campionati importanti in serie A. Possiamo sognare di poter vincere in futuro. In questa dimensione mi sento ben guidato. Anche il mercato è stato solido, confermando l'orgoglio di questa dirigenza".
Che squadra ha visto contro il Bologna?
"Rispetto allo scorso anno ho visto una squadra più veloce e aggressiva, più presente a se stessa. D'altra parte quando hai tre attaccanti in forma sono problemi per gli altri. Cerci sta diventando un giocatore importante, Gilardino ha capito che doveva dare di più e Jovetic porta imprevedibilità. Poi in mezzo al campo la qualità non manca".
Adesso c'è l'esame Udinese...
"Sono due squadre che sanno giocare a calcio. L'Udinese anche se ha perso alcuni giocatori è sempre un'ottima squadra, e poi gioca in casa. Inoltre noi non abbiamo mai avuto una grossa tradizione in Friuli. Vedo una gara difficile ma aperta".
Che campionato si aspetta?
"Questo è un campionato senza riferimenti, con una squadra, il Milan, piu forte delle altre. Se per caso "bucasse", ci sono molte squadre pronte ad inseguire. Noi siamo in quel gruppetto. Questo è un campionato imperfetto, possiamo arrivare terzi come decimi, e la gente deve essere pronta ad accettarlo, senza drammi".