SCONCERTI A RFV, "CABRAL MODESTO, JOVIC INVECE..."
Il direttore Mario Sconcerti è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio Firenzeviola per commentare alcune tematiche riguardanti la Fiorentina e non solo. Queste le sue parole: "Italiano è venuto in serie A ed ha salvato lo Spezia, ma lo ha fatto anche Thiago Motta l'anno dopo con una squadra indebolita. Non mi innamoro mai degli allenatori. Quella di Inzaghi di fare due cambi nel primo tempo è stata una sciocchezza, è una sua debolezza. Il calcio per 70 anni è andata avanti senza cambi e nessuno si è mai lamentato. Adesso con 5 cambi hanno dato ai mister la giustificazione per cambiare direttamente un ammonito, ora nessun ammonito resta in campo, è una sorta di "auto espulsione". Il Milan ha perso così col Napoli togliendo Calabria e Kjaer perchè ammoniti, Dest appena entrato ha fatto fallo di rigore perché aveva davanti un giocatore importante. L'Atalanta a Roma ha avuto 7 ammoniti e non ne ha cambiato nessuno".
Se invece che Allegri avesse intervistato Italiano, cosa le avrebbe detto?
"Bisogna capire una cosa, parlare con un vecchio giornalista non è come parlare in una conferenza stampa. Mi ha sorpreso il clamore avuto l’intervista di Allegri".
Perché?
"Perché siamo talmente disabituati da anni al fatto che un buon giornalista intervisti un buon allenatore senza intermediare in conferenza stampa. Senza i soliti osservatori politici che le società mandano, cose da regime sovietico, che devono controllare non solo il giornalista, ma anche ciò che dice l’allenatore. Mi sembra che abbia fatto tanto clamore quest’intervista e mi fa piacere, ma è francamente sorprendente il fatto che quella che rimane una semplice intervista, ovvero un rapporto diretto tra un allenatore e un giornalista, oggi sia diventato una notizia".
È purtroppo una cosa radicata nel giornalismo di oggi, che non ci appartiene.
"Credo che quando si creano queste situazioni da regime, come oggi nel calcio odierno dove non c’è più libertà, siano colpevoli sia quelli che proibiscono che quelli che accettano. Fare il giornalista è un mestiere privilegiato, ma penso sia l’ora di prendere un po’ le distanze e dire qualche no. Se vengo convocato da un presidente per fare una conferenza stampa, ho diritto di sapere l’argomento e di scegliere se andare o meno. Se un presidente qualsiasi, come Commisso, mi convoca per una conferenza stampa, e poi mi sento dire che sono tutti degli sciocchi e che i soldi non sono i miei, mi dica qual è l’argomento. Se si convoca una conferenza deve esserci un argomento, io a quel punto vedo se al mio pubblico può interessare. Bisogna iniziare a mettere delle condizioni".
Su Mandragora...
"Mandragora è stata la miglior promessa tecnica italiana degli ultimi anni. Ha avuto discontinuità importanti a livello atletico, ma è un giocatore che vorrei sempre, può fare 3-4 ruoli, è duttilissimo e molto utile, infatti ad Istanbul pensavo potesse fare lui il centrale di difesa. Vede bene il gioco, anche meglio di Amrabat".
Avrebbe convocato Sottil in nazionale?
"Per me basta quasi essere italiani e giocare a calcio ormai per andare in nazionale. Avrei convocato più Sottil di Zerbin, servono però regole di discipline, per esempio su Zaniolo e Zaccagni. Sottil non ha mai giocato così bene come in questo periodo".
Sulla cessione di Vlahovic...
"La Fiorentina non ha ceduto Vlahovic, ma ha cercato di fare il migliore affare possibile, perché lui aveva già decisa di andare alla Juventus. E' Vlahovic che ci ha messo le corna, non noi a lui".
Cosa ne pensa del mancato riscatto di Torreira?
"La Fiorentina è stata molto chiara, il giorno dopo la fine del campionato ha subito detto che Torreira non sarebbe stato riscattato. Si pensava potesse essere una scusa per prenderlo ad una cifra inferiore, ma così non è stato. A noi Torreira manca come mezzala al posto o di Bonaventura o Barak, era un giocatore che sapeva intervenire in area e trovare corridoi in area, cosa che ad Amrabat non riesce,anche se con lui risolviamo 2/3 dei problemi. Noi ci dimentichiamo che i giocatori non li paghiamo noi, 15 milioni di cartellino e 4 di ingaggio erano esagerati, bisognava sopportare ed aspettare sapendo che la piazza si sarebbe rivoltata contro, così è successo anche con il rinnovo di Italiano".
Cosa ne pensa di Jovic?
"Per fare un esempio, Milik gioca meglio a calcio di Vlahovic, il serbo ha più qualità ma l'altro capisce meglio le partite. Secondo me Jovic è alla Milik, deve esser messo 10 metri dietro, il rischio vero è Cabral, perché è una prima punta e con Italiano il 9 tocca sempre pochi palloni. Il brasiliano ha anche fisico, ma tutti i centrali difensivi sono grossi, di testa lui non la prende mai, e se lo fa ci arriva fuori tempo. Jovic almeno conosce benissimo il calcio, lo puoi mettere a fare un lavoro alla "Dybala", ed ha soli 24 anni, non mi interessa quanti gol faccia ma voglio che porti calcio. La differenza è che Cabral è modesto, mentre l'altro è un grande giocatore. Sono rimasto male dal gesto di Jovic col Verona di non entrare, in casa e in vantaggio sono condizioni ideali per entrare in campo, ma sarebbe da approfondire meglio".