SCOPRITORE PIATEK A FV: "FUTURO? STA BENE A FIRENZE, MA IN TANTI LO VORREBBERO"
Data per scontata visto il poco mostrato nei sei mesi in viola e la cifra del potenziale riscatto (fissata dall'Hertha Berlino a 15 milioni), la partenza di Krzysztof Piatek pare non essere più così sicura. Per commentare la stagione dell’attaccante polacco e il suo futuro, la redazione di FirenzeViola.it ha contattato, in esclusiva, lo scopritore del classe ‘95: Andrzej Bolisega.
Ci racconta la sua storia con Piatek?
"Molti anni fa sono stato allenatore delle squadre giovanili del Lechia Dzierżoniów. Krzysztof si è unito alla mia squadra quando aveva appena 11 anni. Erano un gruppo di giovani giocatori davvero talentuosi. Noi viviamo ai piedi dei Monti Owl, e questa regione è famosa per i suoi splendidi paesaggi, ma anche per i talenti calcistici. Fin dall'inizio si è distinto per i gol, il coraggio e il suo carattere forte. È interessante notare come Piatek non si sia distinto dagli altri compagni solo per le sua qualità, ma deve il suo successo alla diligenza e alla coerenza. Proprio per questo sono sempre stato convinto che se avesse avuto la possibilità di giocare in un grande club, avrebbe fatto benissimo. Oggi, infatti, è un giocatore della Nazionale polacca e gioca in un club importante come la Fiorentina".
Come giudica questi sei mesi del polacco a Firenze?
“È stato un momento difficile per Krzysztof. La sua avventura alla Fiorentina era iniziata davvero bene. Ha anche segnato diversi gol durante i primi mesi. Tuttavia, a causa di un infortunio improvviso, ha perso il posto in squadra una volta guarito. Non dobbiamo mai dimenticarci che è davvero un buon giocatore che dà tutto ciò che ha in ogni singola partita”.
Secondo lei quale sarà il suo futuro?
“È chiaro a tutti che Piatek sta bene a Firenze. Lui ha reso molto di più con la maglia viola che all’Hertha Berlino. Sono molto curioso di sapere cosa deciderà alla fine e dove andrà a giocare l’anno prossimo. Parliamo di un ragazzo che moltissime squadre di calcio vorrebbero all’interno della propria rosa”.