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SEMPLICI A RFV: "IKONE? ASPETTIAMOLO. GUARDATE COSA È SUCCESSO CON AMRABAT"

di Redazione FV

Ospite di Viola Amoremio, trasmissione condotta da Lorenzo Marucci su Radio FirenzeViola, il tecnico toscano Leonardo Semplici, recentemente sulle panchine di SPAL  e Cagliari ed in precedenza allenatore anche della Primavera della Fiorentina, ha commentato il pari di ieri dei viola col Napoli concentrandosi anche sui singoli: "Ikoné in questa stagione ha fatto anche buone prestazioni. Pesa l'aspetto realizzativo visto che non è riuscito a concretizzare alcune occasioni importanti. I primi mesi di apprendistato ci stanno e credo sia sulla buona via. Se Italiano lo fa partire spesso titolare significa che il ragazzo si allena bene. Adesso deve fare uno step importante per diventare un giocatore decisivo, mi auguro che segua la strada di Amrabat. A Firenze abbiamo il vizio di criticare giocatori e non saper aspettare i nuovi acquisti, sul marocchino invece la società ha fatto un gran lavoro".

Possibilità di un cambio modulo?
"La Fiorentina nasce per giocare col 4-3-3, ognuno poi ha le proprie idee. Chiaro che durante la partita si può anche variare schema. Penso sia anche nelle idee di Italiano di poter cambiare a partita in corso".

E sulla qualificazione in Europa:
"Ho visto un'ottima squadra col Twente. Sono stati 180 minuti intensi, nel complesso i viola hanno meritato la qualificazione. Credo che il lavoro di Italiano abbia pagato e questo lascia ben sperare",

Dove deve invece migliorare Jovic?
"Anche lui, come Ikoné, può migliorare col tempo e con la fiducia. Al Real Madrid è stato diverse stagioni inattivo; all'Eintracht giocava da seconda punta accanto ad un centravanti ma credo possa rivestire il ruolo di prima punta. Il calcio italiano ha bisogno di tempo per essere assimilato ma non ho dubbi sul fatto che il suo sia stato un grande acquisto. Ripeto, l'unica maniera per recuperare il giocatore è dargli fiducia e farlo giocare il più possibile".

Cosa non ha funzionato nella sua ultima esperienza a Cagliari?
"Dopo una salvezza quasi miracolosa spinsi per continuare. Ma c'erano alcuni aspetti poco chiari e non c'era la fiducia reciproca per continuare il percorso. Siamo partiti nella maniera più sbagliata possibile ed era chiaro che non volessero continuare con me; dopo tre giornate, con la squadra salva per quanto può valere dopo tre partite, me ne sono andato".


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