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SINDACO FIGLINE A FV, SARRI IL PIÙ AMATO QUI MA TIFERÒ VIOLA

di Dimitri Conti

Domenica non sarà un giorno qualunque per Maurizio Sarri. L'allenatore del Napoli per pensare di poter vincere lo Scudetto deve regalare un dispiacere alla sua Fiorentina. Peraltro al Franchi dove non ha mai vinto. Anche se ama definirsi un napoletano doc, l'allenatore dei partenopei è però cresciuto nella zona di Figline Valdarno. Per captare gli umore dei suoi concittadini, FirenzeViola.it ha intervistato in esclusiva il sindaco del comune valdarnese, Giulia Mugnai.

Domenica arriverà Sarri a Firenze. Che aria si respira nel paese?
"Attorno a lui c'è sempre molto affetto: è uno schivo ma al quale viene riconosciuto di aver fatto tutta la gavetta ed essere partito dal basso. È amato dai figlinesi e per molti è visto come un amico, anche per chi magari non lo è materialmente".

A Figline chi si tiferà?
"Ci sono divisioni e discussioni, anche perché storicamente siamo molto vicini alla Campania. Ci sono molti figlinesi doc che però hanno origini campane e tifano Napoli. In questi giorni la rivalità è ancora più accesa, vista anche la sfida con la Juventus sullo sfondo".

E lei sindaco?
"Non sono molto tifosa ma la mia famiglia è viola da sempre e lo sono quasi tutti, tranne il nonno che abbiamo sempre chiamato la pecora bianconera! (sorride, ndr) Anche se verrà Sarri non ce la faccio: tiferò viola".

Ci racconta qualche aneddoto cittadino su Sarri?
"Vi dico questa: la gente da qui andava a seguirlo e a tifare per lui anche quando faceva solo la Serie D, con il Monte San Savino, una squadra di un comune qui vicino. Questo per dire l'affetto che ha la gente di qui nei suoi riguardi".

Una chiusura su un altro protagonista. Circa dieci anni fa Enrico Chiesa venne a giocare gli ultimi anni di carriera proprio nel Figline. Ora suo figlio Federico è nella Fiorentina...
"Qui Enrico ha significato tanto per la storia del calcio a Figline. Quella squadra che arrivò in Serie C fu il momento più alto, calcisticamente, di questo posto anche se poi purtroppo la gloria durò poco: circa un anno e mezzo, o poco più. C'erano tante speranze intorno a quel Figline, ed anche alla sua figura: ecco perché i nostri cittadini provano un certo tipo di affetto pure per suo figlio".