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SPECIALE FV, PARLA CHI SCOPRÌ BABA: "L'ACF NON LO VOLEVA, ORA DIVENTERÀ MEGLIO DI BALO"

di Andrea Giannattasio

Un gol a 20" dalla fine per spiccare definitivamente il volo. Khouma Babacar ieri ha convinto tutti (Montella in testa, che lo aveva addirittura minacciato di rimetterlo in panchina a Verona), ha regalato tre punti fondamentali alla Fiorentina che proiettano i viola a -3 dalla Champions e adesso spera di poter trovare più spazio possibile dopo il lungo stop delle passate settimane. I tifosi, dopo quello di Savic, attendono il suo rinnovo, un nodo cruciale per il futuro del giocatore che è legato a Firenze dal 2007. E per ripercorrere la lunga storia di Babacar alla Firentina, Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva chi per primo scoprì il talento del bomber nato a Thiès, ovvero Franco Rondanini, che oggi dirige una scuola calcio a Fuerteventura, nelle Isole Canarie.

Rondanini, che rapporto c'è tra lei e Babacar a distanza di tanti anni?
"Conosco Babacar da quando aveva meno 14 anni e conservo ancora la maglia che mi ha dedicato quando realizzò il suo primo gol in A: "Al mio secondo padre" c'è scritto, perché per me lui è come un figlio. Baba rappresenta forse una delle più grandi soddisfazioni della mia carriera e tutte le settimane lo seguo sempre. Spesso ci sentiamo e per l'affetto che ci lega ogni tanto mi ha dedicato qualche suo gol".

Si aspettava che Baba sarebbe potuto diventare un giocatore così importante?
"Ho lottato contro tutto e tutti per portarlo qui e farlo tesserare. Anche con Corvino e la Fiorentina stessa. Molti non riuscivano a vedere il talento e le qualità del giocatore ma io mi fidavo ciecamente. Intendiamoci, non sono un fenomeno ma di lui mi sono "innamorato" a prima vista. Il merito più grande di questa crescita però ce l'ha la Fiorentina, che alla fine ha creduto in lui, lo ha fatto maturare e lo ha plasmato come un vero centravanti. Io gli ho dato un prodotto grezzo, loro hanno completato l'opera".

Montella ieri ha detto che Babacar ha dei mezzi illimitati e può diventare un campione. Lo crede anche lei?
"Montella è un grande allenatore, vede Baba tutti i giorni e sa quanti margini di crescita possa avere. Il talento che ha il senegalese è fuori dalla norma, questo l'ho sempre sostenuto: sta a lui metterlo in pratica".

Si è spesso accostato Babacar a Balotelli: è d'accordo?
"Questa domanda mi è stata fatta almeno 50.000 volte ed io ho sempre risposto che tra i due giocatori non c'è niente in comune. Né psicologicamente né tecnicamente. Per me ad esempio i due potrebbero coesisitere ma se dovessi scegliere tra loro prenderei sempre Babacar: gli altri attaccanti giocano meglio insieme a lui ed oltretutto Baba ha margini di miglioramento molto più grandi".

A Firenze adesso si discute del rinnovo del giocatore: lei gli consiglierebbe di restare a Firenze?
"Certo, Firenze è l'ambiente ideale per crescere e per fare il definitivo salto di qualità: non si allontani! Io gliel'ho anche detto svariate volte che deve firmare in bianco il prolungamento con la Fiorentina. Mi auguro che mi possa dare retta".

Speriamo davvero.