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STAMPA FIORENTINA A FV, IL PENSIERO SULLE PAROLE DI ADV

di Niccolò Santi
Fonte: ha collaborato Dimitri Conti

Direttamente da San Severino Marche, a margine dell'inaugurazione di una scuola elementare realizzata grazie al contributo della sua famiglia, il patron della Fiorentina Andrea Della Valle si è soffermato sui temi relativi alle contestazioni subite da una parte della tifoseria viola (CLICCA QUI). Per analizzare al meglio le considerazioni del numero uno della Tod's - che ha affermato di avere la "coscienza a posto" -, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva alcune delle firme più note del panorama fiorentino.

Angelo Giorgetti (La Nazione): "ADV è stato piuttosto esplicito. Ed essendo lì ho potuto vedere di persona anche le espressioni. Ho colto rassegnazione ed amarezza. Tra l'altro è stato lui, senza che nessuno di noi glielo chiedesse, a citare la minoranza. L'ho visto colpito e toccato: ha detto che non ci sono possibilità di confronto con gente che contesta a prescindere e che aspetta due sconfitte di fila per farlo. E alla domanda su un possibile confronto ha detto di non essere a conoscenza di una richiesta di chiarimenti. La speranza è che la squadra faccia risultati, perché ADV non intende fare alcun tipo di promessa. Dopo anni di annunci non mantenuti, vorrebbero far parlare i risultati. Per questo ha richiamato all'unità".

Enzo Bucchioni (TuttoMercatoWeb): "Della Valle ha ragione quando dice che il calcio è questo, non si può avere l’unanimità dei consensi, non ce l'ebbe nemmeno Berlusconi negli anni d'oro al Milan. E non ce l’ha ora De Laurentiis nonostante la qualificazione in Champions League. Sono contento che ADV lo abbia capito, perché i motivi di contestazione erano anche legati alla sua incapacità di superare la situazione: sono cose che vanno messe in conto. Il calcio è un mondo chiaramente vincolato ai risultati. Facile avere consensi quando si vince. Forse i proprietari hanno preteso troppo dai tifosi, mentre devono abituarsi a prendere ciò che viene. Sulla presa di coscienza di Andrea, penso che i due fratelli abbiano fatto il massimo che non sempre coincide o ha coinciso con quello che sono il passato e il presente della storia viola. Gli ultimi due anni sono stati deludenti: ADV avrà la coscienza a posto, ma non può pensare a una tifoseria contenta del monte ingaggi abbassato e dell'Europa League mancata".

Benedetto Ferrara (la Repubblica): "Penso che qualsiasi dichiarazione che non tenda a mettere benzina sul fuoco sia importante: Della Valle non ha di fatto aggiunto molto ma condivido il suo punto di vista poiché, di fronte a delle contestazioni dovute fondamentalmente a un calcio ormai sempre più legato al business, dice giustamente di avere la coscienza a posto. Ricordo che quando arrivarono Gomez e Rossi la Fiorentina era un esempio in Europa, e lui ci mise il cuore ma a un certo punto qualcuno gli disse “adesso basta”. D’altronde sappiamo che il patron non decide da solo. E poi penso che, contro l'Udinese, la scelta dei contestatori di procedere solo a risultato deciso sia stata come un mezzo passo: di certe cose Firenze ha solo da guadagnare. Si sa che allo stadio la gente va a tifare la squadra, non il presidente o l’amministratore delegato. Ognuno ha le proprie idee, l’importante è non cadere in proteste sterili come quando la Fiorentina di Montella venne eliminata da un grande Siviglia in Europa League qualche anno fa…".