.

STELLONE A FV, VI RACCONTO CASTROVILLI E SCALERA

di Dimitri Conti

"Sono a spasso per la prima volta nella mia vita. Dai 32, quando ho smesso, ai 39 anni non ero mai stato fermo, ed è una sensazione strana. Ora uso il mio tempo guardando partite, girando e aggiornandomi". Parole di Roberto Stellone, che dal 7 novembre non è più il tecnico del Bari, ma che nei suoi mesi sulla panchina pugliese ha avuto modo di allenare, e vedere da molto vicino, Gaetano Castrovilli e Giuseppe Scalera, presto nuovi giocatori della Fiorentina. Per approfondire questo e altri temi, FirenzeViola.it lo ha contattato in esclusiva:

Partirei proprio da questi due giovanissimi acquisti della Fiorentina. Ce li racconta?
"Sono due giocatori di prospettiva, e ottimi ragazzi. Hanno qualità tecniche e fisiche, ma prima di tutto hanno la testa. Castrovilli è un calciatore che ha resistenza, e per questo può ricoprire molti ruoli, sia in attacco che a centrocampo. Io l'ho utilizzato in diverse partite, mettendolo esterno sinistro a piede invertito nel 4-4-2, o alle spalle della punta nel 4-2-3-1. Scalera non l'ho mai impiegato perché nel suo ruolo eravamo più coperti, ma si allenava sempre con noi. Ho visto che Colantuono lo ha fatto giocare anche come quinto a destra a centrocampo".

Domani si gioca Fiorentina-Napoli di TIM Cup. Lei che ha anche giocato nel club azzurro, che partita si aspetta?
"Sono due squadre che giocano bene, e cercheranno di ottenere il massimo per vincere. Il Napoli è più avanti, ma la Fiorentina è in ripresa. Credo che sarà una bella partita, tutte e due le squadre ci tengono. Non so se i due allenatori faranno un qualche tipo di turnover, ma hanno comunque delle rose ben allestite. Essendo una partita secca, e al San Paolo, vedo il Napoli leggermente più favorito".

Dove può arrivare questa Fiorentina?
"È partita male rispetto all'anno scorso, quando, avendola affrontata con il Frosinone, mi impressionò molto. Ricordo che giocava il calcio migliore insieme al Napoli. Magari quest'anno hanno cambiato preparazione. Ma hanno ottimi giocatori e un grande allenatore. Chi mi ha colpito di più tra i viola è senza dubbio Bernardeschi".

Verso la fine della scorsa stagione fu accostato anche il suo nome alla panchina della Fiorentina. Che ci dice?
"Che non ne so niente! Avevo letto la notizia sui giornali, e devo dire che mi ha fatto comunque molto piacere. Una piazza come Firenze per un allenatore giovane come me sarebbe il massimo".