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TOMIC A FV, Nastasic è un giovane di 30 anni

di Simone Bernabei

Alla voce note liete derivanti dalla partita con il Milan ce n'è una in particolare che spicca e che sta particolarmente a cuore a direttore sportivo viola, allenatore e, perché no, tifosi. Parliamo, ovviamente, di Matija Nastasic, autore di una grandissima prova, soprattutto dal punto di vista della personalità, contro mostri sacri del pallone quali Ibrahimovic e Robinho, senza contare Pato. Ipotesi di futuro radioso e paragoni ingombranti per il giovane serbo classe '93, che però ora avrà il compito più difficile, quello cioè di confermarsi. Per avere un giudizio attendibile su di lui la redazione di Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva Ivan Tomic, ex diesse del Partizan Belgrado ai tempi in cui il giovane Matija giocava nei bianconeri di Serbia.

Tomic, quali sono le sue impressioni dopo il debutto in grande stile di Nastasic nel calcio italiano?

"Quello che più mi colpisce, apparte le prestazioni, è il fatto che Matija ha solamente 18 anni, ma per come tiene il campo e gioca con sicurezza sembra che ne abbia 30. Le sue qualità tecniche oltre che di personalità, comunque, lo aiutano: è un mancino puro, bravo in copertura e che sa leggere benissimo il gioco. Inoltre ha buona tecnica e uno splendido cambio di gioco col pallone fra i piedi. Diciamo che sta dimostrando con largo anticipo ciò che era intuibile dalle sue qualità. Però attenzione, ricordatevi dell'età, qualche errore sarà ammissibile..."

Al fianco di Gamberini è sembrato un navigato difensore centrale. Ma si può disimpegnare bene anche come terzino sinistro?

"Premetto subito che lui sarà uno dei migliori difensori centrali. E' difficile metterlo a fare il terzino, anche se in realtà potrebbe farlo tranquillamente in momenti di difficoltà o di esigenza di squadra. L'unico problema, per quel ruolo, sarebbe forse il suo fisico. Mi sembra un po' troppo alto per fare l'esterno... Comunque in carriera darà il meglio di se da difensore centrale".

Regge il paragone di "nuovo Vidic"?

"Può reggere ma vi ripeto: stiamo calmi, è giovanissimo e i paragoni a quell'età sono sempre difficili da fare, perché il calciatore ancora si deve finire formare. Su una cosa però sono simili: Vidic mi stupì per la professionalità con cui preparava le partite, guardando dvd e curando i dettagli. Io non so come siano cambiate le abitudini di Nastasic, ma posso dirvi che la professionalità l'ha sempre avuta, e quindi da questo punto di vista si somigliano".