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TRANI A FV, Chiesa e Baba con la Roma. Thereau...

di Luciana Magistrato

Fiorentina-Roma è da sempre un classico che domenica assume un sapore particolare perché le due squadre sono reduci da due risultati opposti, la sconfitta a Crotone per i viola, una convincente vittoria in Champions con il Chelsea per i giallorossi. Ugo Trani, giornalista e inviato a Firenze del Messaggero, in esclusiva a Firenzeviola.it fa il punto sull'entusiasmo della Roma: "Tutto l'entusiasmo che viene da questa vittoria è positivo perché prendi consapevolezza anche perché tra le italiane è quella che ha fatto meglio ma proprio per questo l'Europa toglie energie mentali e puoi poi accusare uno scadimento a quel livello. Inoltre rischi di pagare anche fisicamente tutt'e questa partite infrasettimanali che ad esempio Inter o Fiorentina non hanno. Ma finora la Roma è riuscita con vittorie di misura e con il turnover"

Domenica allora che partita si aspetta? "Mi aspetto una partita aggressiva da parte della Roma perciò la Fiorentina può opporsi solo con le ripartenze, in particolare quelle di Chiesa che, per caratteristiche e velocità, è il più adatto a questo tipo di gioco ed anche se Simeone è abituato ad un gioco verticale io gli affiancherei Babacar che poi ha quella potenza adatta a finalizzare. Va considerato che la Roma fuori casa non ha mai preso gol". 

Che formazioni metteranno in campo i due tecnici? "Credo che la Roma debba fare dei cambi, uno per reparto al neo e penso che alla fine Florenzi giocherà perché Di Francesco non ha più terzini. La Fiorentina si dice che possa passare a tre per coprire La fasce con un 3-5-2 ma, in questo caso se non sei più che bravo a giocare a tre, devi fare attenzione perché la Roma attacca con quattro giocatori con Nainggolan pronto ad inserirsi".

A proposito di difensori, l'ex Astori non  è in fortissima. Come giudica il suo rendimento? "L'errore del difensore, come quello del portiere, è sempre più evidente di quello degli attaccanti perché non sono rimediabili ma fa parte del mestiere e questo tipo di errore non ne fai tanti in carriera, anche i difensori della Roma ne hanno fatti e Astori ha comunque un suo rendimento".

A chi pesano di più le assenze? "La Roma ne ha tante ma alla Fiorentina quella di Thereau pesa enormemente perché è un acquisto ponderato, si è voluto prendere un giocatore esperto e pronto che servisse subito accanto a tanti giovani che vanno aspettati".

Di Francesco la stupisce? "Io come altri colleghi lo conoscevamo già ma l'ambiente vuole vincere come non fa da anni e capisco che fosse scettico. Ma lui è uno che ha fatto la gavetta, che conosce tutte le categorie e i giocatori e che conosce l'ambiente. Di Francesco ha vinto lo scudetto, ha vissuto la Roma di Zeman e Capello, non deve applaudire la curva per farsi conoscere e ben volere perché ha già una sua storia a Roma. Per me ha una tenuta mentale e caratteriale migliore di Spalletti, con lui dubito si sarebbe creato un caso Totti ad esempio, ha incassato in silenzio le critiche e non ha mai cercato alibi. Tra l'altro la Roma ha ceduto Rudiger e Salah incassando 85 milioni ma i sostituti non si sono mai visti perché non giocano perciò Di Francesco ha una squadra più debole che lui ha reso più forte".

Come mai la Fiorentina non lo ha preso alla fine? "La Fiorentina lo aveva seguito anche prima di Sousa e tra una stagione e l'altra ma poi ha tentennato e si è inserita la Roma che tutto sommato ha una rosa che ogni allenatore preferirebbe. Ha comunque puntato su Pioli per tanti motivi".

Dove può arrivare questa Fiorentina? "Non l'ho mai considerata da Champions, il massimo al quale può ambire è l'Europa League e ora che è a metà classifica deve fare più punti possibili e provarci. Se poi non ci riesce non credo sia un dramma perché magari la stagione ti sarà servita a far maturare dei giocatori, ma l'importante è che ci provi fino in fondo".

Da lunedì lei sarà al seguito della Nazionale, quanti viola pensa di vedere convocati? "In difesa Ventura deve fare il punto e Astori, errore di domenica a parte, sta andando meglio di Bonucci perciò lo terrei di sicuro. Per quanto riguarda Chiesa, portarlo tanto per portarlo non ha senso perché in attacco ha tante soluzioni con Immobile, El Shaarawy, Candreva, Insigne, il recupero di Belotti, Eder. Ma sono sicuro che arriverà il suo momento, come è accaduto a Verdi, in vista di Mosca. Io però ci punterei al posto di Eder e non a quello degli esterni".