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TREOSSI A FV, VAR? L'AVESSI AVUTO IO! COMMISSO? NON GLI DO TORTO MA NICCHI...

di Luciana Magistrato

"Non do consigli all'arbitro Mariani su come affrontare una partita così delicata, dopo le polemiche arbitrali, ma di sicuro, se è stato designato da Rizzoli per venire a Firenze, è uno che non soffre troppo le pressioni". A dirlo è l'ex arbitro internazionale Fiorenzo Treossi che a Firenzeviola.it parla appunto del clima che la Fiorentina ha vissuto in settimana e  che l'arbitro Mariani troverà domani: "E' un fischietto che ho avuto modo di osservare sul campo in B, quando ero team manager a Cesena, e ho sempre pensato che meritasse la serie A. Affrontare questo tipo di gare non è semplice perché sai che sia i dirigenti che il pubblico non ti vedono come arbitro Mariani ma come uno della categoria con la quale ci sono stati problemi pregressi. Ma sono sicuro che sia i dirigenti che l'arbitro, che pur è preparato al clima, ripartiranno da zero. Credo che la squadra arbitri abbia lavorato anche su questo".

Ma lei che ne pensa dei toni accesi tra Commisso e Nicchi; hanno sbagliato?
"Il presidente Commisso ha difeso a spada tratta la Fiorentina e ha dimostrato quanto sia forte la voglia di stare vicino e far rispettare la squadra e i giocatori, lo ha fatto a caldo, con tutta l'arrabbiatura del momento e guardando l'episodio, fai fatica a dire che ha torto; il suo è stato uno sfogo. D'altronde capisco il presidente Nicchi, che ha voluto difendere a sua volta la sua di squadra di arbitri. Perché poi hanno bisogno di andare in campo la domenica con la giusta tranquillità e in un clima sereno visto che non mancano, soprattutto nelle categorie inferiori, atti di violenza. Poi sui toni non mi esprimo. I toni troppo accesi non mi piacciono mai ma mi metto nei loro panni e li capisco".

Si è discusso tanto dell'utilità del VAR, della discrezionalità sugli episodi e della sudditanza verso la Juve, lei che ne pensa?
"Magari l'avessi avuto io l'aiuto del VAR. Purtroppo né da arbitro né da team manager del Cesena c'era, non so valutare cosa succede tra arbitro e VAR. So solo che deve essere un aiuto per i fischietti e se l'avessi avuto ioavrei evitato di far arrabbiare molte persone, credo. Ad esempio col VAR sarei andato a rivedere il rigore non dato su Salas in Lazio-Fiorentina che per il mio errore terminò 1-1. Sulla discrezionalità usata dagli arbitri io credo che sia dettata degli errori semplicemente e non dalla sudditanza psicologica. Non credo che qualcuno voglia sbagliare apposta e andare incontro a tante polemiche"

Lei al Franchi che clima trovava?
"Devo dire mi piaceva molto l'attaccamento e il calore che si percepiva verso la squadra e personalmente non ho avuto episodi particolari a Firenze. Anzi forse portavo bene, sono stato l'arbitro della Supercoppa vinta a San Siro contro il MIlan. Quello è stato anche il mio momento migliore, pensi che ho i frame delle immagini di Batistuta che urla "Irina te amo", del mio fischio d'inizio e della premiazione finale. Erano altri momenti e credo che Batistuta trasformava in gol ogni pallone".

Quando è stato team manager a Cesena, come era il suo rapporto con gli arbitri?
"Soprattutto all'inizio, nel 2004, mi ritrovavo ad arbitrare i miei ex colleghi con cui avevo condiviso tanti momenti fino a poco tempo prima. Ma indipendentemente da quello, è stato sempre un rapporto buono, io ho tuttora ho rispetto per la categoria. Solo in due o tre occasioni da dirigente accompagnatore mi sono lasciato trasportare ma in linea di massima ho avuto rapporti di rispetto".