UNA FIORENTINA IN... DIFESA
Dimentichiamo il risultato di Lisbona. Anzi, dimentichiamoli entrambi... Lisbona e Villareal. La tournee iberica lascia in dote cinque gol al passivo, nessuno all'attivo, ed una sequela di errori inenarrabili. Dimentichiamo tutto, e ripartiamo. Una cosa, però, va ricordata: tra 10 giorni c'è l'andata del preliminare di Europa League, e la Fiorentina è indietro. Tremendamente indietro. E sopratutto è scarica. E' indietro in difesa, a cominciare dal portiere. La parola d'ordine è "no panic", "no allarme rosso", è solo calcio d'agosto, bla, bla, bla. Allo stesso tempo stasera abbiamo perso Neto (delegittimato e retrocesso riserva) e siamo senza un titolare tra i pali. La sorpresa più bella sarebbe trovare Rui Patricio sull'aereo (il numero uno portoghese ha solo 25 anni e all'Alvalade ha mostrato un'invidiabile sicumera), magari (provocazione) in cambio di Vargas. Munùa? Insufficiente, come tutta la Fiorentina. Come dodicesimo, però, ci può ancora stare. L'ipotesi più probabile, invece, è un'accelerata per Julio Cesar a patto che il brasiliano si riduca l'ingaggio: da 3,2 a 2 milioni di euro. Difficile, ma non impossibile. Dal portiere alla difesa, il passo è breve. Storicamente le grandi squadre si costruiscono su un buon portiere ed un grande centravanti. Salvo poi sentir dire che le partite si vincono a centrocampo. Bene, il centravanti è arrivato e si chiama Mario Gomez. Per il tedesco è solo un problema di condizione, d'intesa con i compagni. Il centrocampo beh... Pizarro (a parte l'errore iniziale, il Pek a Lisbona è stato il migliore) Borja Valero (anche per lui un buon secondo tempo), Aquilani, Ambrosini, Ilicic... c'è l'imbarazzo della scelta. Il portiere invece non c'è, quantomeno non è un portiere adeguato per questa squadra. Sui difensori sospendiamo il giudizio: Gonzalo Rodriguez è appena rientrato da un infortunio, Savic idem con patate. Compper non è un titolare, Tomovic...idem con patate. Roncaglia è tra coloro che son sospesi (tra Zenith ed il modulo, Facundo è in difficoltà con la difesa a quattro), Hegazy viene da un anno di inattività. E poi, da qui a farne il Nesta delle Piramidi... ce ne corre. Insomma, per tutti vale il discorso di Gomez, vale la condizione che non c'è. Da ritrovare assolutamente entro 10 giorni, pena buttar via una stagione.
GLI ESPERIMENTI DI MONTELLA - Ci perdonerà l'aeroplanino, ma non abbiamo capito alcuni esperimenti. Sopratutto a 10 giorni dal preliminare, e senza altre amichevoli da giocare. Cuadrado, per esempio. Spostato a sinistra nel primo tempo per far spazio a Joaquin, nel secondo è stato messo addirittura terzino destro. Salvo poi favorire il terzo gol con un errore da principiante. Chiediamo: Cuadrado è uno dei dubbi della Fiorentina? Oppure: la Fiorentina dovrebbe ripartire dalle certezze. E Cuadrado non è una di queste? E ancora... Il modulo: 20 giorni di ritiro a Moena col 3-5-2, due amichevoli ufficiali entrambe giocate col 4-3-3. Perchè? Non si era detto che Rossi doveva giocare vicino alla porta, che il centrocampo a cinque proteggeva di più la difesa, che Roncaglia poteva giocare solo a tre dietro, etc. etc. Infine... la coppia d'attacco. A Moena c'è stato un solo titolare: Mario Gomez. A turno accanto a lui si sono alternati Rossi, Ljajic e Iakovenko. Ad un tratto a Villareal si cambia: Gomez unica punta. Addirittura a Lisbona Gomez va in panchina con Rossi punta centrale, e per di più affiancato da due esterni "nuovi" come Cuadrado a sinistra e Joaquin a destra. Possiamo chiederci perchè, a 10 giorni dal preliminare di Europa League? (scusate ci ripetiamo, ma a nostro parere è il punto cruciale). Per questo abbiamo titolato: "Una Fiorentina in...difesa", un pò per la fragilità del reparto arretrato, un pò per la mancanza di certezze, un pò per i troppi esperimenti. Alcuni anche inediti, come Cuadrado terzino che non si vedeva dai tempi di Udine (2009).
CONSIDERAZIONI FINALI - Detto questo, Montella conserva intatta la nostra stima, la nostra fiducia (ci mancherebbe). Se l'è guadagnata in dodici mesi senza macchia e senza paura, in una stagione sorprendente, strepitosa. I nostri (ci capirà) sono dubbi che nascono sotto l'ombrellone, o meglio... davanti al televisore. Sono i dubbi di tutta una tifoseria che sogna ad occhi aperti. Di una cosa però siamo certi: dalla partita del 22 agosto contro il Grassoppher dipenderà gran parte della stagione viola. E allora da oggi, vietato sbagliare.