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VACANZE FINITE, VINCENZO! DA NY RACCONTANO LA CENA: MENU TOSCANO E TANTA ENERGIA

di Dimitri Conti

Affettati vari, ribollita e pappa al pomodoro. Quindi pappardelle al ragù di cinghiale - quello texano, più dolce nel sapore rispetto al nostro - e conclusione con tagliata di manzo e rucola, contornata da fagioli all'uccelletto. Non è un ristorante del Mugello o in pieno centro di Firenze, ma Pepolino: downtown di Manhattan, New York. Questo il menù della cena consumata ieri sera (durante la nottata italiana, quindi) dal Viola Club New York, con l'illustre compagnia dell'appena confermato tecnico Montella, del vulcanico nuovo proprietario Rocco Commisso e del suo braccio destro Joe Barone, questi ultimi due con tanto di famiglia appresso.

"Vincenzo, ora sono finite le vacanze! Ora si lavora", ha scherzato il nuovo numero uno della Viola con l'allenatore, stanco dopo il lungo viaggio dall'Asia ma comunque desideroso di esserci fino in fondo, per far capire la nuova mentalità. Insomma, lo stiamo capendo ogni giorno di più: Rocco Commisso è un vero e proprio trascinatore. Il nuovo proprietario - e presidente a leggere la proiezione viola sul palazzo del Nasdaq - della Fiorentina sta, quantomeno in apparenza, facendo le cose in grande e con grande rapidità. Lo conferma, in esclusiva a FirenzeViola.it, anche il presidente del Viola Club New York, Alessandro Sisto: "Hanno e trasmettono un'energia pazzesca, mai vista in nessun altro uomo: in due giorni abbiamo organizzato tutto questo. Barone mi ha chiamato martedì sera e mi ha detto: "Viene Montella a New York, facciamo una cena?". E per aggiungere un po' di difficoltà anche il ristorante con menu toscano... Ma siamo riusciti ad organizzarla, con i nostri quaranta soci circa".

"Ed è stata una serata favolosa - prosegue Sisto - fatta di un entusiasmo incredibile, anche fisico. Baci, abbracci... Mi ha sorpreso quest'uomo: avevo sentito dire che ama stare tra i tifosi, e ne ho avuto la prova. È stato più con noi che con i rappresentanti istituzionali che c'erano, tra cui il console. Gli piace proprio stare in mezzo alle persone. Da italiano emigrato in America ho capito che vuole restituire qualcosa all'Italia, un gesto d'affetto. In più, lui e i suoi soci, mi sembrano bravi businessman, mi ha spiegato la sua visione delle cose e il fatto che voglia allargare il bacino d'utenza della squadra oltre la città. Ho sentito pochi proclami e tanta voglia di fare sul serio".

E Montella? "Il rapporto mi sembra bello - continua ancora il presidente del Viola Club New York - hanno scherzato sulla fine delle vacanze, e il tecnico l'ho visto stanco ma entusiasta. Mi ha spiegato il perché del finale di stagione così difficile: il gruppo, fatto di così tanti giovani, era demotivato. Ha tanta fiducia, mi ha rivelato che secondo lui tutto questo entusiasmo potrà portare qualche punto in più alla squadra. E anche io credo che con i giusti innesti possa far bene".

Infine qualche parola proprio sull'entusiasmo, che porterà Commisso a tornare presto in Italia e soprattutto a Firenze, dato che il 24 giugno sarà il magnifico messere della finale del Calcio Storico. Sisto racconta che, mentre spiegava nei vari punti in cosa consistesse la tradizione, "Commisso e la moglie mi hanno ascoltato con grande trasporto, facendomi domande con l'entusiasmo dei bambini". Sì, perché oltre Rocco e Joe, la febbre viola sta contagiando anche i loro familiari, figli in prima linea. "È bello che si circondi di persone così entusiaste, delle quali si fida. Con i figli accanto si sente al sicuro: sa che il sistema calcio è difficile da toccare, ma vuole provare a cambiarlo". Rocco è uno ambizioso, d'altronde. Parola sua, ma anche di Alessandro Sisto e di tutte quelle persone che nella serata di venerdì - quella americana - hanno vissuto una cena a base di menu toscano ed energia. In cabina di comando Rocco Commisso. 

Di seguito la foto che ritrae Commisso in compagnia della moglie e del figlio di Alessandro Sisto, presidente del Viola Club New York.