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L'OPINIONE DI FLACHI, Tra pioggia e realtà

di Francesco Flachi

L'ultimo saluto al Franchi non è stato certo dei migliori. La Fiorentina poteva e doveva dare qualcosa di più, anche solo per una questione di riconoscenza verso quei tifosi che sotto l'acqua, il sole, la neve e chi ne ha più ne metta non l'hanno mai lasciata sola. E' pur sempre vero che la partita con il Bologna non aveva grande significato per la classifica, ma un ultimo ricordo positivo della stagione lo si poteva lasciare. La risposta del pubblico a fine partita è stata la normale reazione ad una prestazione scialba, che ha visto i viola in partita solo per metà gara, prima di tirare i remi in barca e lasciare un po' di gloria anche al Bologna. Peccato, perchè alla fine dei conti questa risulta essere un'altra occasione persa per riconquistare in parte il cuore dei tifosi, nell'occasione pochi e bagnati, che sempre in maggior numero stanno disertando il Franchi.

Un bagno di pioggia seguita poi da un altro bagno, ma questa volta di realtà. In questo senso le parole di Della Valle sono state molto chiare: da ora in avanti a Firenze cambia la musica. Basta con i grandi investimenti a fondo perduto, basta con i sogni pindarici e basta con i giocatori capricciosi e scontenti. Dalla prossima stagione si torna con i piedi per terra e chi ci vorrà stare ci starà, altrimenti arrivederci e grazie. Un messaggio ben preciso ad alcuni giocatori, che da troppo tempo riempiono le pagine dei giornali tra possibili addii e continui tira e molla. Firenze dovrà cambiare e con essa il progetto, perchè da ora in avanti la maglia viola la inosserà soltanto chi veramente la merita e la onora senza mezze misure.


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