"AMARCORD", Da Montolivo a...Montolivo. La Fiorentina si aggrappa al suo capitano
Fonte: www.stefanoborgi.it
Nel momento del bisogno ci si aggrappa a tutto. Lo dice la natura dell'uomo, lo dice la storia, lo dicono i corsi e ricorsi storici che circondano Sampdoria-Fiorentina. Ed allora stravolgiamo la nostra abituale scaletta accendendo il nostro amarcord dal precedente più fresco, più accattivante, ce lo auguriamo, il più beneaugurante. Era il 21 dicembre 2008 ed i viola, dopo quasi 20 anni di astinenza prolungata, espugnano Marassi sponda blucerchiata per 1-0 con uno splendido gol al 19' di Riccardo Montolivo. Fu, quella, la miglior Fiorentina da trasferta della stagione 2008-2009, una squadra in salute, reduce da due vittorie contro Torino e Catania e che chiuse l'anno al 4° posto, in piena lotta Champions League. Nel mese di febbraio c'è un filo sottile che lega la Fiorentina alla città di Genova, nel bene e nel male. Ricordiamo il Genoa-Fiorentina 3-3 del 15 febbraio del 2008 quando i viola riacciuffarono per i capelli un pareggio che si rivelerà fondamentale nella corsa Champions. L'impresa portò il volto ed il destro di Adrian Mutu che con una tripletta miracolosa grifferà in maniera indelebile la stagione gigliata. Montolivo e Adrian Mutu, le due facce della medaglia che caratterizzano l'attuale momento della Fiorentina. Straripante, devastante, addirittura stupefacente il primo, lontano, abbandonato, quasi dimenticato il secondo, vittima di se stesso e della sua ingenuità. Il 12 febbraio del 1983, invece, la carriera di Giancarlo Antognoni subì un brusco e decisivo stop per un gravissimo infortunio dopo uno scontro con il sampdoriano Luca Pellegrini. Antonio stette 21 mesi lontano dai campi e la luce del ragazzo che giocava guardando le stelle non brillerà mai più come prima. Il 6 febbraio del 2005 è la notte dei cattivi pensieri. Dall'8' al 10' andarono in scena due minuti da incubo che rivelarono calciopoli a tutto il popolo viola e le espulsioni ravvicinate di Bojinov e Delli Carri destarono anche Dino Zoff dal suo candido torpore. Un digiuno di 20 anni, dicevamo. La precedente vittoria risaliva, infatti, al 9 aprile 1989. Era la Fiorentina frizzante e sbarazzina di Sven Goran Eriksson, della fantastica B2, di Carlos Dunga, per un 2-1 finale firmato a quattro mani da Davide Pellegrini e Stefano Borgonovo. Infine, ci piace ricordare come qualche anno prima, il 2 ottobre 1983, ancora il "capitano" si era reso protagonista, stavolta in positivo, di un Sampdoria-Fiorentina realizzando il gol decisivo a due minuti dalla fine con uno splendido esterno destro al volo da fuori area.