"AMARCORD", Fantastica doppietta di Batistuta... ma l'argentino non esulta
Fonte: www.stefanoborgi.it
Prima di intraprendere il consueto viaggio fra aneddotica e statistica concedetemi un breve amarcord personale che, ce lo auguriamo, sarà di buon auspicio. Il 2 maggio del 1976 un Fiorentina – Lazio, 4-3 per i viola allenati da un giovanissimo Mazzone, mi tenne, infatti, a battesimo nell’allora stadio "Comunale". In apertura un gol dell’esordiente Giordano (una fantastica semirovesciata sotto la traversa) mi fece capire due cose: che contro di noi spesso gli attaccanti avversari realizzano il gol della vita e che fare il tifoso della Fiorentina non sarebbe stata una passeggiata di salute. Riguardo ai precedenti con la squadra capitolina registriamo una sostanziale parità complessiva nella massima serie ma un significativo vantaggio gigliato al Franchi: 61 partite con 31 vittorie, 18 pareggi e 12 sconfitte. Fra gli aneddoti più curiosi mi piace ricordare un Fiorentina - Lazio del gennaio 1991 (1-1 il finale) dove un gol di Dell’Oglio ebbe un provvidenziale effetto camomilla sul sistema nervoso della Fiesole. Per motivi che tuttora ignoriamo, infatti, si era scatenata un’invereconda gazzarra fra alcuni gruppi della curva dopo il gol del vantaggio laziale di Ruben Sosa al 17’. A fine primo tempo la rete del mediano viola pareggia le sorti ed i combattenti della curva, richiamati dall’esultanza del resto dello stadio, deposero le armi, si unirono compatti ai festeggiamenti e come per magia tutto finì in quell’istante.
Come abbiamo visto in apertura, fra viola e biancazzurri ci sono stati spesso gol ed emozioni ed uno dei confronti più spettacolari fu sicuramente il 3-3 dell’aprile 2000. A Firenze si presenta una Lazio in lotta per lo scudetto piena di argentini come Veron, Almeyda, Simeone… tutti amici di Batistuta. La Fiorentina non è da meno, sono appunto gli anni del Re Leone, Chiesa, Rui Costa, ed è da poco svanito il sogno Champions League. Girandola di emozioni dicevamo, raccontiamole allora: vantaggio viola con Gabriel, ribaltone laziale con Nedved e Boksic, pareggio di Chiesa al 54’ e poi il finale thrilling. Rigore per la Lazio, tira Mihajlovic, para Toldo. Pochi minuti dopo (siamo all’89’) ancora rigore per la Lazio, calcia di nuovo il serbo e stavolta è gol. Sembra finita ma i laziali non hanno fato i conti con Batigol: è il 92’, punizione dai 25 metri e gol del bomber…che non esulta. La sua rete avrebbe potuto consegnare lo scudetto alla Juve strappandolo così agli amici argentini. Non succederà, grazie anche a Collina e alla pioggia di Perugia. Meglio così…in tutti i sensi.