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ANTOGNONI DAY - Graziani, Non esiste un altro Antognoni

di Redazione FV

Hanno fatto la storia del calcio italiano e fiorentino. Insieme, con la maglia viola e con quella azzurra, hanno scritto pagine indelebili. Dal Mondiale '82 al terribile scontro di Antognoni con Martina. Ciccio Graziani racconta a Firenzeviola.it i suoi ricordi legati all'unico dieci

Ciccio prima di tutto un ricordo, un aneddoto su Giancarlo.
“Non posso citare solo un episodio. Io e Giancarlo abbiamo vissuto assieme momenti straordinari, ma non solo. Penso anche al suo brutto infortunio, quindi tutto questo ha fatto si che tra noi due si instaurasse un rapporto eccezionale”

Ti senti ancora con lui?
“Come no! Ti ripeto per me Antonio è un amico fraterno, abbiamo ancora oggi un bellissimo rapporto tanto che abbiamo creato insieme un sito internet”

Come calciatore lo conosciamo tutti. Dal punto di vista umano, invece, chi è Giancarlo Antognoni?
“E’ un ragazzo splendido, pieno di umanità. Nella sua vita si è sempre comportato in maniera esemplare con tutti. Rispettava le persone, e non è un caso se tutti lo ricordano con affetto. Giancarlo si è sempre fatto voler bene da tutti e in un mondo come quello del calcio non è cosa semplice. Anzi...”

L’Antognoni in azzurro com’era? Sapeva essere leader come nella Fiorentina?
“In Nazionale non esistono leader, ci sono grandi giocatori che cercano di portare la loro classe e di metterla a disposizione dell’allenatore. Di conseguenza anche Giancarlo si comportava così, non da leader ma da grandissimo calciatore”

Esiste un nuovo Antognoni? A Firenze si fa il paragone tra lui e Montolivo
“Non scherziamo per favore. Non mescoliamo un seppur ottimo giocatore come Montolivo con un fuoriclasse assoluto come Antognoni. Giancarlo era un giocatore di livello mondiale, il più forte nel suo ruolo. Insomma, un numero uno. Non esiste assolutamente un paragone con Montolivo, che è comunque un bel giocatore. Io dico sempre una cosa”.

Prego...
“Se Antognoni avesse giocato nell’Inter, nel Milan o nella Juventus avrebbe vinto tre palloni d’oro. Questo per far capire quale fosse il valore di Giancarlo”