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CATTIVI PENSIERI, Le tre "maschere" di Sinisa...

di Stefano Borgi

Cercasi Sinisa disperatamente. Siamo ormai al quarto mese di gestazione sulla panchina viola e si ha l'impressione che, a Firenze, il vero Mihajlovic non si sia ancora visto. Per questo analizziamo tre motivi, tre "perchè" siamo di fronte ad un Mihajlovic in maschera, un Mihajlovic contro natura, un Mihajlovic col freno a mano tirato. I risultati, inutile dirlo, sono sotto gli occhi di tutti.
 

1°) L'approccio con i giocatori. Ci spiace, ma il Mihajlovic buonista non ci convince. Per lui, l'esperienza con la Fiorentina è la prima dall'inizio del campionato e, si sa, prendere una squadra a metà stagione (come gli era successo con Bologna e Catania) non è la stessa cosa. Questione di programmazione, di preparazione atletica, di impostazione tattica. In questo Mihajlovic deve ancora imparare tanto. Su una cosa, però, Mihajlovic può insegnare a tutti: la capacità di imporre il carattere, l'indole battagliera, la voglia di fare la guerra contro tutto e tutti. Per farlo, però, deve usare le sue armi, se necessari anche i calci nel sedere. Già, però dice...questi giocatori non sono abituati e si mettono a piangere. Sinceramente, ci interessa fino ad un certo punto. Se davvero, dopo Lecce, la squadra era da prendere a calci nel sedere, che calci nel sedere siano. Perchè questo è il "credo" di Sinisa, perchè questo è ciò che Sinisa sa far meglio, perchè Sinisa, se ha acquisito un minimo di credibilità tale da portarlo sulla panchina della Fiorentina, è perchè Corvino lo ritiene un grande motivatore. E questi giocatori (purtroppo lo stanno dimostrando) hanno bisogno di essere motivati, con ogni mezzo.

2°) L'equivoco tattico. Il Sinisa Mihajlovic allenatore di calcio ha un solo credo: il 4-3-3. Già, però dice (sempre lo stesso di cui sopra): Montolivo non ci vuol giocare, elementi della scuola Prandelli come Marchionni e Zanetti sarebbero costretti a stare fuori... Ci spiace, ma è un falso problema. Mihajlovic deve poter sviluppare il modulo nel quale crede e che meglio conosce, e la società lo deve sostenere. Il 4-2-3-1 di Prandelliana memoria andava bene (forse) l'anno scorso. Non ora, non adesso. I risultati fallimentari di questo inizio campionato lo stanno a dimostrare.

3°) Gli allenamenti a porte chiuse. A Sinisa Mihajlovic piace il contatto con la gente, e noi sappiamo quanto questo piaccia a Firenze. Lo stesso piaceva a Catania, dove Mihajlovic chiudeva il campo solo il venerdì pomeriggio. Per il resto della settimana... entrata libera. "Loro" (Sinisa dixit) però, non vogliono. Chiedetelo a "Loro" (Sinisa dixit ancora) perchè non si può. Noi facciamo un invito chiaro, perentorio: Mihajlovic si deve imporre, deve rovesciare i tavoli, per affermare le proprie idee.

Considerazioni finali: a Catania Mihajlovic dava i calci nel sedere, a Firenze non può. A Catania Mihajlovic praticava il 4-3-3, a Firenze non può. A Catania Mihajlovic apriva gli allenamenti, a Firenze non può. A Catania Mihajlovic era un allenatore vincente, a Firenze non lo è. Anzi... E allora ci chiediamo: Perchè Sinisa non può essere se stesso? Perchè non fa qualcosa per esserlo? Chi glielo impedisce? Non pensa che sarà lui a pagare per primo se la situazione continua a precipitare? E stia attento, pagherà per regole messe da altri, quegli stessi che invece rimarranno al loro posto senza subire nessuna conseguenza. E questa sarà la punizione peggiore. Per questo diciamo che siamo di fronte ad un Sinisa mascherato, un Sinisa che non ci piace. Per niente.