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"CATTIVI PENSIERI" Prandelli, l'effetto domino ed una rosa da rifondare...

di Stefano Borgi
Fonte: www.stefanoborgi.it

Come si suol dire...le disgrazie non vengono mai da sole. Premesso che per noi l'addio di Prandelli sarebbe da considerare una vera e propria disgrazia (sportiva, ci mancherebbe), crediamo che dopo la dipartita del mister si creerebbe il classico effetto domino sui giocatori. Non è un mistero che gli allenatori (tutti, bravi e meno bravi) tendano a crearsi il proprio ambiente in ogni piazza nella quale vanno ad operare. (unEcco allora che, al momento di stipulare il contratto, impongono l'assunzione in blocco dell'intero staff, tecnico ed atletico  (un tempo non succedeva, basti pensare a quanti anni è rimasto alla Fiorentina Ubaldo Farabullini mitico massaggiatore del 1° scudetto piuttosto che “pallino” Raveggi altrettanto mitico pari grado del 2° tricolore). Ma non finisce qui, perchè molti fanno carte false per portare con se anche alcuni giocatori (almeno i più rappresentativi, o quelli che gli assicurano sostegno e comprensione... in un ambiente nuovo serve sempre) che avevano alle dipendenze la stagione precedente. Ricordo un delirante Carlo Mazzone che nel 1975 dall'Ascoli passò alla Fiorentina e con lui arrivò anche tale Steno Gola, centrocampista mediocre (eufemismo), figlio prediletto del celebre “sor Carletto”. Ma tant'è... Questo per dire che l'addio di Prandelli alla panchina viola preluderebbe (probabilmente) alla partenza di qualche giocatore della rosa della Fiorentina e penso a Frey, Gilardino, Vargas, insomma...un effetto domino che si manifesterebbe a cascata sulla squadra del nuovo allenatore.

Il quale, a sua volta, farebbe lo stesso: facciamo l'esempio di Massimiliano Allegri, attuale allenatore del Cagliari, primo candidato alla panchina di viale Fanti. Il tecnico livornese avrebbe già in programma di portare con se Marchetti (portiere del Cagliari e terzo in nazionale) sottraendolo ai sardi, per sostituire Frey in partenza per la modica cifra di 18 mln. di euro (a tanto ammonta la clausola rescissoria del francese). E così via. Altro esempio? Se Prandelli va alla Juventus cercherà di trascinarsi dietro anche Gilardino (già cercato dai bianconeri in tempi non sospetti). Ecco che spunta la candidatura di Matri, centravanti (guarda caso) del Cagliari, che così seguirebbe Allegri nella sua nuova avventura fiorentina. E via andare. Il caso di Prandelli, però, è ancora più estremo perchè il mago di Orz si era creato un vero e proprio harem in casa viola. Oltre a Frey e Gilardino, infatti, ci sono Marchionni, Donadel, Natali, Mutu (anche se sul romeno lo stesso Cesare si è ricreduto), tutti suoi ex giocatori, molti dei quali (uno su tutti Gilardino) hanno accettato la decurtazione dello stipendio solo perchè alla Fiorentina trovavano Prandelli, considerato un fratello maggiore ed un grande maestro di calcio. Non solo ex, però... Sappiamo per certo che l'addio del tecnico bresciano sarebbe un trauma anche per Vargas (trasformato e devastante quest'anno), Jovetic, Montolivo (autori di una crescita, a dir poco, esponenziale) e poi un' ultima considerazione sui giocatori che, senza Prandelli, non accetterebbero la destinazione Firenze. Ce ne sono, eccome, più di quanto pensiamo.

Qual'è la morale che si evince da tutto questo? Sento dire in giro che la Fiorentina può fare a meno di Prandelli, che abbiamo sopportato l'addio di Antognoni, Batistuta, Rui Costa, Toni e che la Fiorentina è andata avanti lo stesso... Tutto vero, tutto giusto. Peccato che stavolta l'effetto domino, oltre a Prandelli, potrebbe portare via mezza squadra che non obbligatoriamente lo seguirebbe, ma se ne andrebbe perchè viene a mancare la garanzia da loro richiesta al momento di vestire la maglia viola. Prepariamoci, quindi, ad un estate caldissima perchè oltre che un nuovo allenatore, Corvino dovrà inventarsi anche una nuova rosa.