"CATTIVI PENSIERI", Solo Firenze può rovinare Babacar
Fonte: www.stefanoborgi.it
Non mi piace, non mi piace per niente. Anzi, vado oltre: il modo in cui Firenze (e dentro ci metto tutti: tifosi, addetti ai lavori, semplici simpatizzanti) sta trattando il fenomeno Babacar mi preoccupa, e non poco. E' dai tempi di Baggio che la Firenzeviola sta cercando un campioncino in cui identificarsi, in cui sperare, da brandire come facevamo con Antognoni... “loro (gli juventini) possono portare chi vogliono tanto noi abbiamo Antognoni” questa era la frase, lo scudo dietro al quale si barricava la tifoseria, dal basso di uno stolido provincialismo, frustrati dallo strapotere della Juventus piuttosto che del Milan o dell'Inter. Lo ammetto, qualche volta quel discorso l'ho fatto anch'io, gonfiando il petto, seguendo l'orgoglio del perdente di successo, ed è per questo che mi permetto di dire che quelle erano frasi, convinzioni che non portavano a niente, che facevano il male della squadra e del giocatore. Perchè il problema sta proprio lì: Babacar ha SOLO 17 anni, ha giocato SOLO tre spezzoni di partita, ha fatto SOLO un gol su rimpallo (col Chievo negli ottavi di Coppa Italia), ha SOLO contribuito al pareggio di Keirrison contro la Lazio, ha SOLO innescato Jovetic per il pareggio di Gilardino contro il Napoli, e udite udite ha “lanciato” Jovetic per il gol del 3-1. Scusate ma non ci sto. Sfido chiunque a giurare che Babacar voleva passare il pallone a Jovetic invece che tirare. E l'ho sentito dire a fior di commentatori con i quali mi vanto di essere in rapporti di amicizia ma che, per una volta, invito alla prudenza, a non cavalcare il carro dei facili entusiasmi. Babacar poteva fare qualsiasi cosa per far arrivare quel pallone a Jovetic meno che lanciarlo lungo come ha fatto, con il rischio che i due difensori napoletani in recupero anticipassero Jo-Jo vanificando la terza rete. Fortuna (e bravura) hanno voluto che il montenegrino, dall'alto di una condizione fisica e di una facilità di corsa invidiabile, abbia raggiunto il pallone prima degli altri e abbia depositato in rete. E allora perchè mistificare la realtà? Perchè ingigantire una prova tutto sommato discreta ma non certamente sconvolgente? Perchè illudere la gente che non aspetta altro di esaltarsi con il rischio di sognare e poi ricadere?
Sia chiaro, niente di personale verso Babacar. Da giornalista prima e da tifoso subito dopo mi auguro con tutte le forze che Babacar sia il nuovo Eusebio, che il senegalese si dimostri un fuoriclasse, che sia l'attaccante del terzo scudetto, che stupisca il mondo intero con gol e prodezze in serie, ma diamo tempo al tempo. Non mostriamoci la solita Firenze che (testuale anche Prandelli più volte) passa dalle stelle alle stalle e viceversa in un attimo. La ricerca di un campioncino dicevamo: questa beatificazione di Babacar nasce proprio da lì. Firenze ha sperato in Flachi (le qualità tecniche c'erano tutte, quelle caratteriali un po' meno), ha creduto in Jovetic (e ha fatto bene, ma la “zazzera” viola non ha i colpi del fenomeno, pur essendo un potenziale campione), punta ora su Babacar ed ha fretta, troppa fretta di trasformarlo in un fenomeno da baraccone. Ecco, questo è il modo giusto per rovinarlo. Lasciamolo crescere, lasciamolo diventare uomo, lasciamolo decantare alla scuola di Cesare che è quanto di meglio possa capitare ad un giovane calciatore. E' stato creato un fan club su Facebook che (ahimè) conta già più di 8000 iscritti, è stato paragonato a Balotelli (che poi, detto fra noi, a parte il colore della pelle non c'entra nulla), tutto questo dopo SOLI 145' effettivi divisi in quattro spezzoni di partita. Siamo fiorentini, siamo un popolo detestato (e ammirato) da tanti e come disse qualcuno...”Molti nemici molto onore...” Per una volta, restiamo con i piedi per terra.
Da un fiorentino doc, con immutata stima e amore verso Firenze ed i fiorentini. (E scusate lo sfogo)