"AMARCORD" Rui-Edmundo, ed è Parma...cotto
Al tempo erano due delle sette sorelle, con Juve, Inter, Milan, Roma e Lazio. Parma e Fiorentina, sotto l'egida di Callisto Tanzi e Vittorio Cecchi Gori, riscuotevano simpatie un pò ovunque ed erano viste come le vessillifere della provincia che ce l'aveva fatta, che combatteva contro il potere politico (Roma e Lazio) ed economico (Juve, Milan e Inter). Il 5 aprile 1998 viola e biancoscudati si affrontano per la 28° giornata del campionato 1997-98, l'anno di Malesani sulla panchina gigliata. Fu una partita strana perchè si diceva che Alberto da Verona sarebbe stato il futuro allenatore proprio del Parma, ormai esautorato da Vittorio con il quale aveva avuto un alterco nell'intervallo del Fiorentina-Parma dell'andata (7-12-1997). I fatti daranno ragione ai gufi, alle malelingue. Malesani, infatti, guidò i viola al quinto posto finale della classifica per poi lasciare le sponde dell'Arno ed abbracciare il culatello. Lo stesso Malesani, però, riuscì a regalare sette vittorie esterne a quella Fiorentina che giocava assai bene, dava spettacolo in ogni campo, riusciva ad imporrre il proprio gioco contro qualunque squadra, sempre e comunque.
Ma andiamo a quel pomeriggio, tiepido, nel quale sbocciò il talento di Edmundo, fin lì evanescente, incostante, quasi inviso al tecnico che lo vedeva come una mina vagante. Quel giorno finì diversamente, il brasiliano visse un pomeriggio di esaltazione calcistica ma allo stesso tempo di normalità comportamentale che lo rese invincibile, inarrestabile agli occhi dei ducali. Cronaca: primo tempo di studio con leggera prevalenza del Parma che cerca il vantaggio senza grande convinzione. La ripresa è uno "One man Show": 54', Edmundo salta in slalom l'intera difesa parrmense, scappa a Thuram e Cannavaro e si presenta davanti a Buffon. Tiro secco di destro sull'uscita di super Gigi ed è 1-0 per la Fiorentina. Quattro minuti e pareggia Crespo per l'ennesimo, immancabile gol di "valdanito" uso, addirittura puntuale marcatore storico contro i viola. Tutto sbagliato, tutto da rifare. Fiorentina che torna all'arrembaggio e sarà decisivo ancora lui: Edmundo Alves De Souza Neto. E' il 76', passaggio filtrante al limite dell'area per "O' Animal", sguardo furtivo dentro i 16 metri dove c'è l'accorrente Rui Costa, che reclama palla. Detto, fatto: Edmundo innesca il terzo occhio del fuoriclasse, vede il portoghese libero in area e lo serve per il 2-1 decisivo. Alla fine Malesani dirà che in corsa per Europa c'era anche la Fiorentina e sarà buon profeta. I viola arriveranno quinti in campionato qualificandosi per la coppa Uefa, ma sopratutto faranno innamorare di sè tutta Italia per il gioco spettacolare, la manovra fluida, articolata ma non farraginosa, per la voglia di vincere e stupire, in ogni dove, con ogni modo e mezzo. Il Parma? Ancelotti dirà che è una crisi solo di risultati. Noi diciamo cha alla fine era un Parma...cotto, illuminato ed abbagliato da una delle più belle Fiorentina della storia.