LA COPPA ITALIA, Nove anni fa l'ultimo trionfo...
La Fiorentina si disintossica dal campionato e si tuffa nella Coppa Italia. Avversario di turno l'Empoli di Aglietti per un derby che manca dal 27 gennaio 2008, quando due gol di Mutu e Pazzini al "Castellani" regalarono tre punti in chiave Champions ai viola di Prandelli. A proposito del "Fenomeno"... Corvino ha detto che rientrerà a Catania, Mihajlovic lo ritiene indispensabile, Della Valle fa ricorso alla fascia protetta per nascondere reazioni personali inconsulte davanti all'ennesima bravata del romeno... Insomma, Mutu divide Firenze con un unica certezza: la Fiorentina senza di lui è ben poca cosa, ed il suo rientro sembra davvero l'unica nota lieta di questo periodo. C'è da esorcizzare la maledizione della coppa Italia. Fa strano dirlo perchè la Fiorentina, a fronte di un palmares povero di scudetti (appena due in ottantacinque anni di storia) ha invece conquistato ben sei trofei nazionali. Oltre a quelli ormai retrodatati delle stagioni 39-40, 60-61, e 65-66, ricordiamo con affetto la vittoria del 75'. Fu un 3-2 ottenuto sul Milan di Chiarugi e Rivera nella finale unica di Roma, da parte di una Fiorentina operaia guidata da un giovanissimo Giancarlo Antognoni. Un salto di 21 anni ed arriviamo alla notte dei 40.000 che attesero fino alle 4 di mattina 11 eroi col giglio sul petto di ritorno da Bergamo. Fino all'ultima, quella del 2001, vero e proprio canto del cigno della Fiorentina prefallimentare. Viola tracimanti con Fatih Terim in panchhina fino alla semifinale, cinici e pragmatici nella finale col Parma, trascinati da un immenso Manuel Rui Costa. Da quel giorno la coppa Italia è stata una specie di tabù per i viola, anche nei tempi belli di Prandelli. Eliminazioni spesso umilianti, addirittura nei primi turni con Genoa, Lazio e Torino, altre rovinose come quella del 2006 contro la Juventus, altre ancora sfortunate come quella dello scorso anno in semifinale contro l'Inter. Corsi e ricorsi storici: la sconfitta del 13 aprile scorso con gol dell'interista Eto'o al 57' segnò di fatto la fine definitiva della Fiorentina di Prandelli. Oggi, dopo i tre puunti col Bari, la partita con l'Empoli potrebbe significare l'inizio di quella striscia positiva di risultati tanto auspicata da Mihajlovic e, perchè no, il passepartout per aprire ancora una volta la porta dell'Europa.