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"OCCHI PUNTATI SU..." ...Eppur si muove!

di Stefano Borgi

L'immagine più bella del "lunch game" è stata l'esultanza sul gol di Cerci. Il "Garrincha di Valmontone" (soprannome volutamente ironico, ma per una volta veritiero...) realizza il suo primo gol in serie A e corre tarantolato ad abbracciare Mutu. Il romeno, da parte sua, stava urlando come un forsennato, felice di aver innescato un momento che potrebbe risultare decisivo per il campionato viola. Dietro a loro Adem Ljajic li abbraccia tutti e due, poi ad uno ad uno arrivano gli altri giocatori liberati dalla zavorra dello 0-0. C'è un pò di romanzato in tutto questo, lo riconosciamo, ma il segnale c'è stato ed è stato forte. Il gruppo, il tanto decantato gruppo si è ritrovato unito, compatto, in un abbraccio che vale più di mille vittorie. Adesso, vivaddio, la classifica assume delle sembianze più consone al valore, al blasone, alla qualità che (volente o nolente) questa squadra ha dentro di se. Per qualche ora (almeno finchè non si è giocato il posticipo Palermo-Genoa) siamo stati dalla parte sinistra della classifica, che al governo significherebbe stare in minoranza, ma che nel calcio ha una valenza totalmente opposta. Insomma, la classifica si muove, anche quando sembrava impossibile.

Sfrucugliamo un pò di numeri: quarto risultato utile consecutivo (tre di campionato + 1 di Coppa Italia), 1 solo gol subito nelle ultime quattro partite (a tempo scaduto, contro il Bari), battesimo del gol per Alessio Cerci (quanta rivalsa c'era in quell'esultanza contro i fischi al suo ingresso in campo), ennesima conferma che Adrian Mutu è imprescindibile per questa squadra. Più o meno come Juan Manuel Vargas, del quale vorremmo conoscere il podologo personale vista la facilità del peruviano nel crossare pur con l'avversario attaccato addosso. Eppur si muove... 7 punti nelle ultime tre partite, contro i cinque delle prime sette giornate, un portiere affidabile come Boruc e pur sempre "santo" (ed in qualche frangente si è visto), un Santana urbi et orbi che ha messo da una parte gli assoli ed i virtuosismi per passare ad uno spartito più scarno, essenziale, certamente funzionale alla Fiorentina di questo periodo. Eppur si muove... la Fiorentina è a tre punti dall'Europa League ed a +4 sulla zone retrocessione. Una piccola differenza che fa morale e...classifica. Eppur si muove... la speranza, la fiducia, la convinzione che questa squadra sta uscendo dal tunnel, o quantomeno sta imparando ad arredarlo, in attesa della luce (ancora fioca) che si intravede sul fondo. In conclusione segnaliamo un piccolo neo: eppur si muove vorremmo dirlo anche per il pubblico. Va bene la crisi, va bene lo stadio scomodo, va bene il calcio spezzatino ed il pranzo della domenica, ma spettacoli deprimenti come quello di ieri fanno male. Addirittura inpallidiscono se pensiamo ad un anno fa quando eravamo in partenza per Liverpool e ci accingevamo a battere il Lione per un'impresa tanto storica quanto (ahimè) irripetibile. Che senso ha una curva spezzata in due (Collettivo in Fiesole, i non tesserati in tribuna), una curva semivuota (la ferrovia), una maratona silente e (anch'essa) sofferente di allopecia. E allora, visto che la carovana viola si sta rimettendo in moto (appunto...eppur si muove), non lasciamola andare da sola.