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PUNTI DI... SVISTA, Con la Lazio è sempre questione di centimetri

di Stefano Borgi

Ci risiamo! Sono trascorse appena due giornate di campionato e già riaffiorano i fantasmi del passato. Un tempo erano vestiti di nero, forse per nascondere la "pancetta" prominente. Oggi sono in technicolor, allineati e ben allenati (con tanti saluti alla pancetta di cui sopra) ma ahimè... gli arbitri italiani sono sempre e comunque un problema per la Fiorentina. Qualcuno potrebbe dire: non solo arbitri italiani, pensando ad Ovrebo (a proposito di pancetta...) E' vero, noi però stavolta restiamo nello stivale ed il materiale per discutere non manca di sicuro. Fiorentina-Lazio, in programma sabato alle 18 al "Franchi", ci riporta immediatamente al 4 ottobre scorso: viola reduci dal trionfo sul Liverpool con Gilardino in panchina, e tanta voglia di prolungare la sbornia della Champions. E' il 78', Comotto lancia il gila (che nel frattempo aveva rilevato Mutu), dribbling in corsa su Muslera e tocco morbido per un meritato 1-0. Radu rincorre disperato un pallone irraggiungibile, lo calcia fuori ma oramai è tardi, la palla ha già oltrepassato la linea di porta. Per tutti, ma non per il signor Brighi di Cesena. Sopratutto non per Pirondini, segnalinee impavido ed impertinente, che da sotto la "maratona" alza la bandierina e dice che non è gol.

I segnalinee: una categoria spesso sottaciuta, che viaggia sottotraccia, ma spesso decisiva quando a scendere in campo è la Fiorentina.. Lo fu Nebben sul gol di Klose, lo sono stati Galloni e Cariolato sui recenti furti con Napoli e Lecce. Il 22 maggio 2005, invece, fece tutto Roberto Rosetti di Torino. Stiamo parlando della madre di tutte le sviste arbitrali: la mano di Zauri in quel Lazio-Fiorentina 1-1. Si era alla penultima di campionato, in palio per i viola una salvezza che arriverà solo negli ultimi 90'... prima di calciopoli. Abbiamo ancora negli occhi il tiro di Jorgensen, la "parata" di Zauri (che pochi anni dopo verrà a sciacquare i suoi panni, sporchissimi, in Arno), la pantomima di Giannichedda che giura e spergiura sulla deviazione di testa. Errori ed orrori, quindi, che accompagnano la vigilia di Fiorentina-Lazio, e sempre per una questione di centimetri. Mihajlovic ha promesso grinta, cattiveria e "calci nel sedere" ai giocatori viola. La domanda è... li ha promessi solo a loro?