.

TI RICORDI ANFIELD? Un anno fa il trionfo di Liverpool...

di Stefano Borgi
E' il 92' e Gilardino ha appena realizzato lo storico gol del 2-1...la Fiorentina espugna Anfield Road!

LA FIORENTINA E LE SQUADRE INGLESI...

Dal Tottenham al Liverpool. Era il 29 maggio 1969 quando la Fiorentina affrontava e batteva gli "Spurs" per 3-0 in una lontana edizione della Toronto Cup. Era, invece, il 9 dicembre 2009 quando la Fiorentina affrontava e batteva il Liverpool per 2-1 (ad Anfield Road!) in un'indimenticabile edizione della Champions League. Tra le due partite 40 anni di storia, di scontri, di battaglie dure ancorchè leali, tra il giglio di Firenze e la terra d'Albione. E l'abbinamento che ne scaturisce non è casuale, perchè se i natali del "giuoco del calcio" - o più esattamente: "il giuoco proprio della città di Fiorenza" - affondano le radici nel capoluogo toscano con certezza archeologica a partire dal XIII° secolo, il calcio moderno nasce ufficialmente a Londra l'8 dicembre del 1863 con la creazione della "Football Association", che codificherà il primo regolamento del calcio come lo intendiamo oggi. Ma andiamo con ordine: il pretesto per affrontare questo viaggio nel tempo ce lo offre il primo anniversario dell'impresa di Anfield, griffata dai gol di Martin Jorgensen al 63' ed Alberto Gilardino al 92'. Con quella vittoria la Fiorentina si aggiudicò il proprio girone eliminatorio (gruppo E) di Champions League, guadagnandosi l'accesso agli ottavi di finale da disputare contro il Bayern di Monaco. Alle spalle dei viola finirono squadre come Lione, il Liverpool appunto, e gli ungheresi del Debrecen.

Dicevamo dei 40 anni di storia tra Fiorentina e le squadre inglesi. La parte del leone spetta alla città di Londra, metropoli sconfinata e meravigliosa dal cui ventre nascono squadre come Arsenal, West Ham, Chelsea, Crystal Palace ed Aston Villa, oltre al già citato Tottenham. Poi troviamo Liverpool, la patria dei favolosi Beatles ma anche città dell'Everton, quindi Manchester, Wolverhampton, Sunderland, Luton eccetera. In tutto si sono disputati 23 incontri con 12 vittorie della Fiorentina, 5 pareggi e 6 sconfitte per 35 gol fatti e 20 subiti. Uno score senza dubbio lusinghiero contrappuntato da alcune sfide che non esitiamo a definire epiche e che andiamo a ripercorrere. Ci piace cominciare dalla vittoria nella Coppa di lega italo-inglese del 1975, decisa dalla doppia sfida contro lo West Ham. Due successi, entrambi per 1-0 con reti di Vincenzo Guerini a Firenze e di Walter Speggiorin a Londra, che significano il secondo trofeo europeo in bacheca dopo la Coppa delle Coppe vinta nel 1961. Un salto di 38 anni ed arriviamo alla Champions League edizione 1999-2000. E' la Fiorentina di Gabriel Batistuta, Rui Costa, Enrico Chiesa e Toldo. Proprio "Francescone" fu il protagonista assoluto delle due partite disputate contro l'Arsenal per i sedicesimi di finale. A Firenze, il 14 settembre 1999, fu uno 0-0 di pura sofferenza con un rigore parato al nigeriano Kanu. A Wembley l'apoteosi del gol di Gabriel Batistuta al 74' fissò l'1-0 finale, ed i miracoli in serie del portierone padovano regalarono a tutta Firenze una serata probabilmente irripetibile. Fiorentina è qualificata al turno successivo e negli ottavi l'avversario si chiama Manchester United. E' il 23 novembre del 1999, Batistuta al 25' e Balbo al 52' schiantano la corazzata di sir Alex Ferguson, impreziosendo così una partita semplicemente perfetta. Diversamente andrà al ritorno, quando i "red devils" si prenderanno una sonora rivincita inponendosi per 3-1, ancora Batistuta in gol per i viola. E siamo ai giorni nostri: la Fiorentina di Prandelli disputa la coppa Uefa 2007-2008 - quella che oggi ha preso nome di Europa League - e per gli ottavi di finale affronta l'Everton, l’altra squadra di Liverpool. E' il 6 marzo 2008 e all'Artemio Franchi, in una splendida cornice di pubblico, la Fiorentina disputa una partita lucida, spietata, decisa dalle reti di Kuzmanovic al 69' e Montolivo all'80'. Sei giorni dopo, nel ritorno dello "White Hart Lane", la musica cambia con i "Toffees" - dal nome della tifoseria dell'Everton - scatenati che chiudono i tempi regolamentari sul 2-0. Un immenso Sebastien Frey limita il passivo nell'extra-time, per poi tutto decidersi nella lotteria dei calci di rigore timbrata dal sigillo finale di Santana. Fiorentina nei quarti di finale dove incontrerà gli olandesi del PSV Eindhoven.

Manca un ultimo passaggio: è quello del 29 settembre 2009 ed è la serata di Stevan Jovetic. "Franchi" stracolmo, il jingle della Champions che riempie la notte fiorentina ed il lenzuolo ricoperto di stelle che si scuote e si agita al centro del rettangolo verde. La partita è a senso unico: Zanetti e Vargas straripanti, Mutu agisce da unica punta perché Gilardino è assente per squalifica, Montolivo che vince la sfida personale con Steven Gerrard. E poi lui, Jo-Jo, che con due guizzi da attaccante vero batte Rejna e schianta i pluridecorati inglesi. E siamo a quel 9 dicembre 2009. Abbiamo già ricordato il sinistro di Martin Jorgensen e il destro sotto misura di Gilardino. Aggiungiamo, allora, i 2000 tifosi viola urlanti, festanti sotto una pioggia battente, accorsi nello stadio-tempio di Anfield per salutare e celebrare undici eroi col giglio sul petto. Emozioni uniche, serate indimenticabili, per un sogno viola che va avanti e non finisce mai.

fonte: www.museofiorentina.it