"VERSO LA JUVE", La classe operaia va in Paradiso
Non ci sono più i Fiorentina-Juventus di una volta. Allargando il concetto potremmo dire: "Si stava meglio quando si stava peggio". Ovvero... Fiorentina-Juventus era una partita più sentita, più vissuta, certamente più sofferta quando giravano meno soldi, quando presidenti viola erano Rodolfo Melloni, Ugolino Ugolini, gente "normale" che non restaurava il Colosseo ma che voleva bene alla Fiorentina. Attenzione, non si tratta di sterile malinconia, piuttosto che nostalgia canaglia (come cantava qualcuno), bensì è il prendere atto di una situazione ormai alla deriva. E' l'amaro constatare di una mancanza totale d'entusiasmo, dell'ormai acclarata assenza della sana rivalità, se volete anche dell'odio sportivo verso la nemica di sempre, la Juventus. Ecco perchè non ci sono più i Fiorentina-Juventus di una volta e, per la proprietà transitiva, non ci sono più i giocatori di una volta, che facevano grande il Fiorentina-Juventus... di una volta. Ci riferiamo agli operai, ai portatori d'acqua, ai boscaioli (per esempio il Donadel attuale) che al tempo si chiamavano Alessio Tendi, Giancarlo Galdiolo, Gigi Sacchetti, fino al più recente Aldo Firicano. Abbiamo fatto questi nomi non a caso, esponenti illustri ed illuminati della classe Operaia che (come diceva un famoso film del 1972) va in Paradiso, nobilitando quella che con orgoglio si chiamava... "La partita dell'anno". Operai (specializzati) capaci di realizzare gol fantastici, unici, irripetibili, che proviamo a raccontare...
Giancarlo Galdiolo - Fiorentina-Juventus 1-1, 26 febbraio 1978
Mai titolo fu più appropriato perchè, quel giorno, il vecchio caro "badile" salì davvero in Paradiso per colpire quel pallone e scaraventarlo alle spalle di Dino Zoff. "Il colpo di testa che fa dormire" titolò "la Nazione" dell'epoca, testimone di un campionato disgraziato che sarebbe stato ancora peggiore (e sarebbe forse finito male) se Galdiolo non avesse incornato in maniera vincente pareggiando il gol iniziale di Boninsegna. Fu un gol sotto la Fiesole, sotto la pioggia, sotto le lacrime dei tifosi viola, volle dire un punto d'oro sulla strada verso la salvezza.
Gigi Sacchetti, Alesssio Tendi - Fiorenina-Juventus 2-1, 6 gennaio 1980
Due gol che si fondono in uno solo, per una vittoria a suo modo storica. Il primo, al 19', realizzato da Sacchetti con una sforbiciata mirabolante alla sinistra di Zoff. Il secondo a firma Alessio Tendi con una fucilata che, al tempo, si disse provenisse da Fiesole, vista la potenza, vista la distanza. Alessio rubò palla a Causio, fece 30 metri palla al piede, e alla tre quarti juventina scagliò un missile terra-aria imparabile. Accorcerà Bettega in chiusura di primo tempo, ma la Fiorentina vincerà la partita.
Nicola Berti - Fiorentina-Juventus 2-0, 6 aprile 1986
E' la Fiorentina del primo Aldo Agroppi. Quello bravo, quello vero. Tutta un'altra storia rispetto al secondo (stagione '92-'93) che non vogliamo nemmeno ricordare. Fiorentina in lotta per un posto Uefa, in vantaggio contro la Juventus capolista grazie ad un gol del "caudillo", al secolo Daniel Passarella, realizzato con un colpo di testa su punizione di Antognoni. Siamo sotto la Ferrovia, è il 90' e daniele Massaro lancia Nicolino Berti sul filo del fuorigioco. Fuga del "piedone" parmigiano verso Tacconi, dribbling e rete definitiva del 2-0. E' il delirio, l'apoteosi: Agroppi entra in campo, insegue Berti pazzo di gioia, l'allora Comunale fa da cornice alla follia colletiva viola... La Juventus è battuta, ancora una volta la partita dell'anno è nostra.
Sergio Battistini - Fiorentina-Juventus 2-2, 17 gennaio 1990
Si perdeva 2-0, finì 2-2 grazie ad un rigore di Roberto baggio ed un colpo di testa di Sergio Battistini. L'ex milanista non era proprio un operaio: nato e cresciuto nel vivaio rossonero, comincia la carriera da mezzala, si trasforma centrocampista (così giocherà i primi anni anche nella Fiorentina) per poi sublimarsi nel ruolo di libero (o difensore centrale, come si dice oggi). Quel giorno fu una brutta Fiorentina, come lo fu in tutto il campionato. Era la squadra di Bruno Giorgi, bellissima in Europa, bruttissima in Italia. Fu comunque un pareggio in rimonta, un gol decisivo, visto che i viola si salvarono all'ultima giornata.
Diego Fuser - Fiorentina-Juventus 1-0, 6 aprile 1991
Sono passati 20 anni da quel giorno, eppure il gol su punizione di Diego Fuser è uno dei più ricordati, e quel Fiorentina-Juventus occupa un posto inamovibile nella memoria dei tifosi viola. Sarà per la coreografia dei monumenti, sarà per il rifiuto di Baggio di battere quel famoso rigore, sarà per la sciarpa che lo stesso Baggio raccolse sotto la tribuna al momento della sostituzione... Insomma, quel Fiorentina-Juventus è il prototipo della "partita dell'anno", della "madre di tutte le partite". Mai come quell'anno tutta una città trascinò la propria squadra alla vittoria sulla Juventus...e vittoria fu!
Aldo Firicano - Fiorentina-Juventus 3-0, 22 febbraio 1998
E' l'ultimo dei gol degli operai viola contro la Juventus che andiamo a ricordare. Firicano era un combattente, un muscolare, un libero vecchio stampo che difendeva arcigno, e sui calci di punizione saliva a dar mano all'attacco. Fu proprio su uno di questi, calciato da Morfeo al 30' di Fiorentina-Juventus, che l'ex cagliaritano salì in Paradiso, e con lui tutto il popolo viola. Seguirono le reti di Oliveira e (bellissima) quella di Robbiati che aveva già timbrato il ccartellino contro i bianconeri in un 1-1 di due stagioni prima. Lulù e Spadino non erano operai bensì fini dicitori, ma erano due che per la Fiorentina gettavano il cuore oltre l'ostacolo, si trasformavano da patrizi in plebei, insomma...davano tutto per la causa viola. E anche per questo li ricordiamo volentieri.
Domenica tocca a loro, tocca a De Silvestri, Pasqual, Donadel, Behrami... gli operai di oggi, quelli che dovrebbero costruire le fondamenta di una nuova Fiorentina. Intanto cominciamo a battere la Juventus ed a salire in Paradiso con un gol...il resto lo scopriremo solo giocando.