VIDEOAMARCORD, Fiorentina-Cagliari in 7 mosse
Quando si tratta del “Capitano” la penna ha un fremito e si prostra in un inchino di ossequio. Sembra incredibile ma anche la tastiera di un computer ha un anima e prova un brivido nel raccontare di un Fiorentina – Cagliari del campionato 1972-73. E' la 22esima giornata e dopo i gol di Scala al 63’ e Saltutti al 68’, Giancarlo Antognoni dà alla luce il suo primo gol in serie A, qualche mese dopo il suo esordio nella massima serie (il 16 ottobre 1972, Verona – Fiorentina 1-2). Quello col Cagliari fu il primo dei 61 in maglia viola e “Antogno” firmò così, all’89’, il 3-0 finale. E’ un Amarcord sui generis quello di oggi visto che tra viola e rossoblù sono molteplici i precedenti degni di essere ricordati. Ne abbiamo scelti 7, in attesa dell'ottava meraviglia che potrebbe andare in scena proprio oggi.
Fiorentina – Cagliari è quello del 12 ottobre 1969: siamo alla 5° giornata, i viola sono campioni d’Italia uscenti e capoclassifica con 4 vittorie in altrettante partite. E' un Cagliari fortissimo (vincerà infatti il campionato) con Riva al centro dell’attacco che già al 12’ realizza su rigore quello che risulterà il gol decisivo. Finale incandescente con la Fiorentina in forcing e gol, apparso regolare, annullato all’89’ a Chiarugi dall’arbitro Concetto Lo Bello. Si rischia l’invasione di campo con il pubblico inferocito. Praticamente il campionato viola finisce lì, con i sardi che diverranno imprendibili ed i gigliati che subiranno un terribile contraccolpo psicologico. Si riprenderanno solo nel finale di stagione raggiungendo un onorevole 5° posto.
Fiorentina – Cagliari è quello del 17 gennaio 1982, 1-1 il finale, probabilmente decisivo nella corsa scudetto perduta dai viola contro la Juve. E' storia nota, il campionato è quello del “meglio secondi che ladri” consegnato per un solo punto di differenza ai nemici juventini. Decisivi furono alcuni pareggi contro squadre di piccolo calibro (Ascoli, Como…) e uno di questi fu sicuramente quello con i sardi: gol di Sacchetti al 45’ e pareggio del solito Piras al 62’, un habituè contro i viola.
Fiorentina – Cagliari è quello del 28 marzo 1993, giocato in campo neutro a Verona e a porte chiuse, con il Franchi squalificato per lo scoppio di una bomba carta durante un Fiorentina – Juventus (2-0) del 6 dicembre 1992. E' la Fiorentina di Effenberg e Laudrup che retrocederà incredibilmente anche se quella volta i gol di Batistuta al 65’ e Di Mauro al 67’ ribaltarono il vantaggio del Cagliari firmato da Cappioli all’11’. Ma, ahimè, non fu sufficiente ed i viola conobbero la B dopo 55 anni ininterrotti nella massima serie.
Fiorentina – Cagliari è quello del 4 settembre 1994. E' il grande ritorno dei viola in serie A dopo un solo anno di purgatorio. 2-1 il finale con il gol vincente di Batistuta all’80’ su pregevole assist di Flachi, al suo esordio al Franchi nella massima serie. Precedentemente un’autorete di Napoli aveva portato in vantaggio i viola ed un rigore di Herrera aveva pareggiato per i sardi. Personalmente ricordo un’immensa gioia ed entusiasmo per una vittoria che restituiva gloria e dignità alla città di Firenze, umiliata da un anno di serie B.
Fiorentina – Cagliari è quello del 17 gennaio 1999 con un 4-2 mirabolante frutto di una fantastica tripletta del “Re Leone” ed un gol di Edmundo. Con quella vittoria la Fiorentina si laureò “campione d’inverno” e l’obiettivo dichiarato era il terzo scudetto. L’infortunio di Batistuta ed il carnevale di Edmundo riportarono tutti sulla terra ed i viola termineranno comunque il campionato con un onorevole terzo posto.
Fiorentina - Cagliari è quello del 23 dicembre 2007. E' il giorno di Adrian Mutu (uno dei tanti in verità...) nel quale il romeno schianta il Cagliari di Nedo Sonetti con una doppietta in chiusura di primo tempo. Viola in gran forma che regalano così un Natale indimenticabile ai propri tifosi. Nel finale si vedrà anche un grande Santana che (anche lui) segnerà due reti fissando il risultato finale per 5-1. Oggi, Adrian Mutu rientra dopo l'infortunio contro il Cesena e l'attacco viola, in assenza di Gilardino, si poggerà sul suo estro, sul suo genio, sulla sua voglia di dimostrare che il "fenomeno" è tornato.