IL "PAGELLONZO" VIOLA... Per non dimenticare!
Bocciata! Non ce ne voglia Mihajlovic che (come un disco rotto) va dicendo che dal 6 gennaio la Fiorentina "ha fatto bene", ma l'evidenza si nega solo in un caso (che non è certo questo...) e quindi siamo costretti ad essere inflessibili. Per meglio dire, coerenti. Eh già, perchè il "Pagellonzo" e' diventato ormai una tradizione del nostro "Zibaldone" (fa anche rima...) ed è la terza volta consecutiva (sui tre compilati) che bocciamo la Fiorentina. Lo facemmo al termine del campionato 2009-2010, dopo quel finale tremendo che mise a dura prova anche la nostra stima per Cesare Prandelli (infatti, gli assegnammo un S.V. di puro affetto). Lo abbiamo fatto al termine dello stesso anno solare 2010, ed in quel caso fu la sublimazione in negativo perchè agli ultimi sei di Cesare si aggiungevano i 4 mesi di Mihajlovic (i primi) a dir poco imbarazzanti. Lo facciamo (ahimè) di nuovo stavolta, perchè va bene l'ultimo periodo sufficiente (come sostiene appunto Sinisa, ma anche qui ne potremmo parlare...) nel complesso, però, facendo un calcolo qualità (dei giocatori) - rendimento (di tutti, nessuno escluso) il risultato è uno solo: Fiorentina "bocciata". Ma torniamo al discorso originale, prima di passare ai voti: dicevamo di Mihajlovic, allo stesso tempo non ce ne voglia nemmeno Mencucci se dal suo "7" passiamo al "5" (benevolo, ed anzi...dopo aver sentito di quel 7 visionario avevamo pensato di inaugurare un "TuttoMencucciShow". Poi, per il discorso della stima di cui sopra, abbiamo soprasseduto...) Non ce ne voglia Corvino che si ritiene fortunato per non aver fatto la fine della Sampdoria. A pensarci bene, anche questa "uscita" meritava un "TuttoCorvinoShow..." Non ce ne voglia, infine, Andrea Della Valle che definisce "dignitosa" la stagione viola, dichiarando l'Europa League come obiettivo massimo per la prossima... Un consiglio (dal nostro piccolissimo scranno): la prima cosa da non fare nel calcio è impedire ai tifosi di sognare. Il tifoso vive di sogni, vive della speranza (magari solo per 90', quelli della prima giornata) di essere alla pari di Inter, Milan, Juve... e cosa fanno i massimi dirigenti viola? Spengono gli entusiasmi, affossano la passione, si trasformano subito in commercialisti parlando esclusivamente di tetto ingaggi, plusvalenza, splafonamenti... Perchè non tacere trincerandosi dietro ad un più comodo: "Faremo del nostro meglio", oppure... "Non ci poniamo limiti, partiamo tutti alla pari..." Poi, vada come vada. Sai come si dice dalle nostre parti? "Ho fatto bella figura ed ho speso poco", ideale convergenza tra costo e percentuale di rischio nel fare affermazioni del genere. Ma tant'è, avventuramoci nell'ennesimo "pagellonzo", limitandoci stavolta alle cinque voci più significative.
LA SQUADRA: voto 5. Media temperata tra il 4 della prima parte ed il 6 della seconda. Tutto ruota intorno al 9 gennaio 2011, giorno di Fiorentina-Brescia. Si racconta che nell'intervallo, sul 2-0 per le "rondinelle" e con la contestazione che divampava, il nome di Franco Colomba fosse gia stato affisso sul campanello di viale Fanti 4. Poi la dabbenaggine di Beretta (allora tecnico bresciano) ed i guizzi di Gilardino, Santana e Ljajic raddrizzarono la situazione. Resta il dubbio se tutto questo sia stata una fortuna o meno... A sentire oggi l'umore dei tifosi verso Mihalovic, propendiamo per la seconda ipotesi. MEDIOCRE.
MIHAJLOVIC: voto 5. A proposito... Per il tecnico serbo vale il discorso fatto per la squadra: prima parte disastrosa, seconda sufficiente. Con un aggravante: che da gennaio in poi non ci ha sollazzato nemmeno con le sue battute. Irresistibile da Cortina a dicembre (vedere il TuttoSinisaShow"... per credere), normale, ordinario, appena simpatico da gennaio a maggio. Ordini dall'alto? Il telefono azzurro di Sky che squilla e protesta? O forse la mannaia del licenziamento che calava lenta ma inesorabile? Non è dato sapere, fatto sta che Sinisa è uno dei soli cinque allenatori di serie A confermati per la prossima stagione...nonostante tutto ed ironicamente... CHAPEAU.
DIRIGENZA VIOLA: voto 5. Siamo ripetitivi, ce ne rendiamo conto, ma la stagione viola è stata proprio questa... da 5 in pagella. Ampiamente insufficiente ma non disastrosa... incolore, insignificante, ma in ogni caso da nono posto in classifica (che non è retrocessione, che non è fallimento). Il discorso sulla dirigenza, semmai, poteva essere diverso, forse per loro ci stava anche qualcosa meno. Poi però già li sentivamo... "Perchè proprio a noi? E gli altri? Sono forse più bellini?" E allora, 5 politico per tutti. Certo che il deserto dirigenziale nel giorno del "rompete le righe" (è accaduto il 26 maggio) è clamoroso: nel momento dei saluti, dei consuntivi, dei buoni propositi per la prossima stagione, delle tirate d'orecchie e/o pacche sulle spalle che succede? Corvino è in Sud America, Andrea Della Valle in Cina, Diego...chi era costui? Ed il solo Mencucci (forse Cognigni, non ricordiamo...) presenti al campo. E poi ci lamentiamo se Montolivo e Donadel sussurrano... "Qualcosa è cambiato"? DESAPARECIDOS.
TIFOSI: S.V. Era il voto più difficile, ed il nostro atteggiamento "ponziopilatesco" un pò ci dispiace. Potevamo farne a meno, è vero, ma l'importanza del soggetto in questione richiede comunque un commento, e per questo ci affidiamo alla vostra comprensione. D'acchito daremmo 8, perchè sopportare (e supportare) un'annata simile senza contestare, senza "dare di matto", senza rincorrere nessuno sul viale dei Mille (e si che occasioni ce ne sarebbero state...) è un'altissima prova di civiltà e maturità acquisita. Poi però, pensiamo a quei vuoti sugli spalti, a quella chiazze d'allopecia in curva, al vuoto cosmico della "Ferrovia", alla scomparsa degli striscioni (specialmente quello del Collettivo), ai cori lanciati l'uno contro l'altro... Nessuna volontà di giudicare (ci mancherebbe, chi siamo noi per...), sospendiamo semplicemente il giudizio, augurandoci tempi migliori per tutti. DIVISI.
BORUC E BEHRAMI: voto 7. Chiudiamo in positivo, propedeuticamente, come buon auspicio per la prossima stagione. Artur Boruc se ne andrà, il futuro è di Neto e di...Frey (sopratutto del suo ingaggio). Il 2010 si era chiuso con lo "Tsunami" Avramov (grazie a lui se ne era andata la coppa Italia a Parma), il 2011 porta la firma del "portiere santo" che, spesso e volentieri, ha compiuto miracoli tipici della sua terra (la Polonia). E a proposito... Valon Behrami, da buon marziano (come recita il soprannome assegnatogli dalla curva), è sceso sulla terra viola "a miracol mostrare". Come disse un giorno Corvino... "per il prossimo mercato ci vorrebbero 5 Behrami", e mai frase fu più azzeccata. Noi lo abbiamo proposto per la fascia di capitano, la prossima campagna è per la clonazione del "Dolly" kosovaro.
CERCI: voto 4. Marcia indietro. Chi ha avuto la bontà di leggerci nella giornata di oggi avrà notato il 7 assegnato ad Alessio Cerci. Ovviamente il voto era all'oscuro delle dichiarazioni di oggi a "Sportweek" e voleva essere un incoraggiamento per un ragazzo che, piaccia o non piaccia, ha fatto un gran finale di stagione. Chiediamo scusa, ma non possiamo accettare le sue parole e la sua persona non merita il nostro perdono. Men che meno la sua abilità pedatoria. POVERO.
P.S. Abbiamo volutamente sottaciuto il voto a Montolivo, Santana, Donadel (e forse a Mutu, Vargas, Gilardino...) A tutti loro, con tempi e modi differenti, diciamo grazie... Così, senza altri (e superflui) commenti.